Ricorso contro il passaggio di Moutier al Canton Giura
Per undici abitanti di Moutier il Giura non ha mantenuto le promesse fatte prima del voto popolare del marzo 2021 che ha sancito la separazione dal Canton Berna.
Per una soluzione definitiva alla questione giurassiana bisognerà attendere ancora un po’. A complicare il quadro già piuttosto complicato, dopo che il 28 marzo dell’anno scorso i cittadini di Moutier avevano espresso il loro consenso (2’114 voti contro 1740) al passaggio al nuovo cantone, è una vertenza in ambito sanitario.
La settimana scorsa è stato infatti depositato un ricorso contro l’esito della votazione popolare poiché a giudizio di undici cittadini le autorità cantonali giurassiane hanno disatteso le promesse fatte in occasione della consultazione popolare in merito all’ospedale di Moutier. Delémont aveva infatti garantito che avrebbe mantenuto il complesso delle prestazioni erogate dalla locale struttura sanitaria.
Nel frattempo però le autorità sanitarie cantonali stanno conducendo una riforma dei servizi resi alla popolazione e hanno rivisto la pianificazione ospedaliera relativa ai posti letto nei nosocomi. Il progetto, che è stato messo in consultazione il mese scorso, prevede anche tagli incisivi delle prestazioni sanitarie a Moutier e questo aspetto ha suscitato la reazione del fronte dei “filobernesi”.
Due fronti opposti
“Ci si può chiedere se l’opinione pubblica non sia stata manipolata”, ha dichiarato ai media Steve Léchot, che ha criticato la posizione di Delémont durante la precedente campagna referendaria. “Il Cantone non ha informato in modo oggettivo la popolazione che non ha quindi potuto formarsi un’opinione con piena cognizione di causa”, ha continuato il portavoce dei ricorrenti.
Da parte delle autorità giurassiane, per bocca della ministra cantonale Nathalie Barthoulot, si è espressa sorpresa per il ricorso contro un progetto di pianificazione ospedaliera provvisorio e sul quale “non è stata ancora presa nessuna decisione formale”. Inoltre “i servizi sanitari cambiano col tempo e la situazione prevalente al momento del voto è inevitabilmente destinata anch’essa a evolvere conseguentemente”, ha insistito la responsabile degli affari giurassiani.
Mentre il ministro cantonale della sanità Jacques Gerber aveva avuto modo di osservare che “i due aspetti prioritari della presa a carico della popolazione di Moutier e della sopravvivenza dell’ospedale sono stati mantenuti”. Frasi che non sono però del tutto condivise neanche dagli stessi rappresentanti del locale municipio.
Precedenti favorevoli
Le possibilità che il ricorso depositato alla Prefettura del Giura bernese possa avere un seguito sembrano scarse ma l’esito della precedente votazione popolare del 2017, che era stata successivamente dichiarata nulla dalla giustizia bernese, danno nuove speranze agli oppositori.
Inoltre lo stesso Tribunale federale nel 2019 aveva annullato la votazione sull’imposizione delle famiglie, tre anni dopo lo scrutinio, per un grossolano errore cui era incorso il governo federale nella pubblicazione informativa allegata al materiale di voto. In questo caso però le dichiarazioni fallaci proverrebbero da un cantone vicino (Giura), diverso da quello che ha concretamente organizzato il voto (Berna).
Ad ogni modo la vicenda è destinata a restare aperta. Attualmente i due cantoni, Berna e Giura, stanno negoziando il concordato sul trasferimento che dovrà poi essere firmato da entrambe gli esecutivi e approvato dei rispettivi legislativi. Infine, il documento sarà sottoposto a votazione popolare nei due cantoni.
Una volta completate tutte queste tappe, spetterà alle Camere federali convalidare il cambiamento territoriale (l’insieme del corpo elettorale elvetico non sarà invece chiamato alle urne). Il cambiamento dovrebbe quindi divenire effettivo il primo gennaio 2026.
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