Panico alle Hawaii per un falso allarme missilistico
Panico tra la popolazione delle Hawaii per un messaggio lanciato per errore sui telefonini. L'emergenza è durata 38 interminabili minuti. Solo dopo le stesse autorità hanno ammesso il clamoroso errore. Si era trattato di un falso allarme, di un testo partito per sbaglio, ammesso con un secondo sms: "Nessuno sta bombardando le Hawaii". Le autorità si scusano.
Questo contenuto è stato pubblicato al
1 minuto
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
“Nessuno sta bombardando le Hawaii”. Così le autorità dell’arcipelago statunitense hanno tranquillizzato la popolazione locale dopo il falso allarme lanciato per errore sui telefonini che,sabato, ha gettato nel panico e nel caos gli abitanti.
Precedentemente sui telefoni cellulari degli hawaiani era comparso il seguente SMS: “Un missile balistico si sta dirigendo verso l’arcipelago, mettersi immediatamente al riparo. Questa non è un’esercitazione”. Subito erano scattate tutte le procedure di emergenza, ma nel giro di poco tempo si è scoperto che si trattava di un errore.
L’increscioso episodio, che ora le autorità messe seriamente in imbarazzo dovranno spiegare, è comunque il segnale della tensione legata alla minaccia nucleare della Corea del Nord, il cui regime ha assicurato di aver sperimentato con successo missili balistici in grado di colpire ovunque negli Stati Uniti, in particolare gli stati nell’Oceano Pacifico.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Iran, Trump salva l’accordo sul nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le sanzioni economiche e finanziarie sospese con lo storico accordo del luglio 2015, dunque, resteranno ‘congelate’. Anche se Trump non arretra di un millimetro nel dire che si tratta di un’intesa “terribile” voluta dall’amministrazione Obama insieme all’Europa, alla Russia e alla Cina. Un’intesa – sottolinea – “che ha dato all’Iran molto in cambio di molto…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’annuncio del “successo storico”, al termine di un’operazione presenziata dal leader Kim Jong-Un, è stato fatto dai media del Nord oggi alle 12.00 di Pyongyang (4.30 in Svizzera) con tanto di “scheda tecnica” e di ufficializzazione della posizione di “Stato nucleare”. Rompendo la tregua di 75 giorni, il vettore è partito dalle vicinanze di Pyongsong,…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Minacce e contro minacce che volano tra New York e Pyongyang: la conferma di una situazione in cui i tradizionali parametri di riferimento sono saltati. Bomba all’idrogeno La Corea del Nord dunque potrebbe condurre il più potente test di bomba all’idrogeno nel Pacifico, tra le “azioni di più alto livello” contro gli Stati Uniti. È l’ipotesi espressa…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La risoluzione prevede il “bando alle esportazioni tessili di Pyongyang”, mentre sono state alleggerite rispetto al testo originario le sanzioni proposte su tutte le esportazioni di gas naturale e petrolio. Nel documento approvato dai Quindici, infatti, si afferma che “gli Stati membri devono vietare la fornitura diretta o indiretta, la vendita o il trasferimento alla…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel 1953, dopo 3 anni di guerra e 2 milioni di morti, termina la guerra di Corea, un conflitto in seguito al quale il paese rimane diviso in due Stati, uno sotto l’influenza sovietica, l’atro statunitense. La Svizzera, apprezzata per i suoi buoni uffici, garantisce il rispetto dell’armistizio dalla zona demilitarizzata che divide le due…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei giorni scorsi Kim Jong-Un dichiarò di voler colpire l’isola di Guam entro Ferragosto. Un ultimatum che aveva portato ad un’escalation di minacce tra il dittatore nordcoreano e il presidente statunitense. Ora cambio di rotta. “Per disinnescare le tensioni e prevenire il pericoloso conflitto militare nella penisola coreana – afferma Kim – è necessario che gli Stati Uniti facciano…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Gli Stati Uniti stanno disturbando la pace e la stabilità globale, insistendo in una logica da gangster”. Parole dell’ambiascitore nordcoreano all’Onu. Per ora è di parole, ma è pur sempre una guerra in corso: tra la Corea del Nord e gli Stati Uniti che restano granitiche sulle proprie posizioni e, guardandosi in cagnesco, rilanciano ognuno…
La Corea del Nord “pronta alla guerra” con gli USA
Questo contenuto è stato pubblicato al
La minaccia coreana è la risposta alle ultime operazioni condotte dagli Stati Uniti, che dopo aver bombardato la base aerea siriana di Shayrat con 59 missili Tomahawk lanciati da due cacciatorpediniere lo scorso 6 aprile e dirottato una squadra navale guidata dalla portaerei nucleare Carl Vinson verso la penisola coreana, ieri hanno sganciato un potentissimo…
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.