Clima, roventi gli ultimi quattro anni
Gli ultimi quattro anni sono stati i più torridi mai registrati.
A dirlo è il rapporto intermedio dell’agenzia meteorologica dell’ONU, a pochi giorni dal vertice internazionale che si terrà dal 2 al 14 dicembre a Katowice in Polonia, dove i rappresentanti di circa duecento paesi cercheranno di mettere in pratica gli obiettivi di Parigi.
L’accordo del 2015 si prefigge di contenere almeno entro i due gradi (e se possibile al di sotto di un grado e mezzo) il riscaldamento del pianeta rispetto all’era preindustriale.
Un’impresa che appare disperata visti l’incremento già registrato finora di un grado e la previsione di un aumento tendenziale di 3 gradi alla luce delle misure attualmente in vigore per la riduzione dei gas a effetto serra. Per contrastare questa evoluzione, sostengono i climatologi, è indispensabile cambiare marcia attraverso interventi “rapidi” e “senza precedenti”.
Già uno scenario di più due gradi comporterebbe cambiamenti importanti, quali l’innalzamento del livello dei mari e il moltiplicarsi degli eventi estremi. In realtà l’accordo di Parigi non prevede obiettivi concreti prima del 2023 ma gli Stati sono sollecitati a Katowice a presentare entro il 2020 nuovi piani di “rientro”.
Ma sullo sfondo hanno già iniziato a stagliarsi nubi minacciose: il nuovo presidente brasiliano di Jair Bolsonaro ha espresso l’intenzione uscire, analogamente al presidente USA Donald Trump, dall’accordo di Parigi.
Mentre i paesi più avanzati dovranno ottemperare alla promessa di destinare 100 milioni di euro entro il 2020 alle politiche ambientali nei paesi più poveri, in particolare nella fascia subtropicale del pianeta. È ancora possibile ridurre il riscaldamento climatico insomma ma questa, sostengono gli esperti, è l’ultima chiamata.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.