Bloccate le importazioni di tessili dalla Corea del Nord e contingentate le esportazioni di petrolio e gas. Sono queste le nuove sanzioni dell'ONU alla Corea del Nord: il Consiglio di sicurezza ieri sera ha approvato all'unanimità questa risoluzione.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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La risoluzione prevede il “bando alle esportazioni tessili di Pyongyang”, mentre sono state alleggerite rispetto al testo originario le sanzioni proposte su tutte le esportazioni di gas naturale e petrolio. Nel documento approvato dai Quindici, infatti, si afferma che “gli Stati membri devono vietare la fornitura diretta o indiretta, la vendita o il trasferimento alla Nord Corea di gas naturale e dei prodotti petroliferi raffinati, e Pyongyang non si deve procurare tali prodotti”.
Si pone tuttavia un’eccezione consentendo la “fornitura, il trasferimento o la vendita a Pyongyang di tutti i derivati del petrolio sino a 500’000 barili per un periodo di tre mesi a partire dal primo ottobre, e sino a 2 milioni di barili all’anno a partire dal primo gennaio 2018”. Questo “a condizione che siano impiegati esclusivamente per il sostentamento della popolazione e che non generino profitti da investire nei programmi nucleari o balistici”.
Inoltre si decide che tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite vietino a loro cittadini o entità di agevolare o effettuare trasferimenti da una nave all’altra di qualsiasi merce od oggetto che vengono forniti, venduti o trasferiti da o per la Nord Corea. E si afferma che “gli stati membri non devono fornire visti lavorativi a cittadini nordcoreani a meno che non vengano approvate esenzioni caso per caso” dall’apposito comitato.
Nessun uso della forza
Non è invece previsto nel documento, il cui testo è stato ammorbidito per ottenere il via libera di Russia e Cina, l’autorizzazione all’uso della forza e l’inserimento del leader Kim Jong Un nella lista nera con divieto di viaggio e blocco degli asset finanziari, ma si amplia l’elenco di individui ed entità del regime soggetti alle misure restrittive.
Export ridotto del 90%
Le nuove sanzioni adottate dal Consiglio di sicurezza dell’ONU contro la Corea del Nord tagliano le ultime esportazioni significative del regime e, insieme alle precedenti sanzioni, ora è bandito oltre il 90% del suo export, che nel 2016 era pari a 2,7 miliardi di dollari.
Industria tessile
La nuova risoluzione prevede il divieto totale all’export tessile, che vale quasi 800 milioni di dollari l’anno e rappresenta il settore maggiore della sua economia. Inoltre taglia di circa il 30% la fornitura di petrolio a Pyongyang e oltre il 55% dei prodotti petroliferi raffinati”.
Nona sanzione dal 2006
Dal canto suo il governo sudcoreano ha notato che le nuove sanzioni dell’Onu sono un “pesante” monito e “rappresentano il rinnovato impegno della comunità internazionale a non tollerare lo sviluppo nucleare e missilistico del Nord”. La risoluzione 2375, votata in risposta del test atomico del 3 settembre, è la nona con sanzioni per il Nord dal 2006, anno della prima detonazione nucleare.
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