Riuscita formalmente l’iniziativa per il canone radiotivù a 200 franchi
Come era scontato la Cancelleria federale ha certificato la riuscita dell’iniziativa popolare "200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)" - che chiede di ridurre il canone radiotelevisivo da 335 a 200 franchi all'anno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Delle 127’823 firme depositate a Berna dagli iniziativisti 126’290 sono state ritenute valide, ha indicato con un comunicato la Cancelleria federale. Per la riuscita della stessa ne occorrevano 100’000.
La proposta di modifica costituzionale, che ora passerà al vaglio delle Camere federali, prima di essere sottoposta al giudizio delle urne entro un anno, secondo quanto prescrive la legge, segue l’iniziativa “No Billag”.
Quest’ultima intendeva abolire la tassa di ricezione e quindi le risorse al sistema radiotelevisivo pubblico elvetico. Ora, gli stessi promotori – Unione democratica di centro, Giovani liberali radicali e Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM) ci riprovano, sperando in un esito diverso.
Il precedente testo era stato infatti respinto dal 71,6% dei cittadini e delle cittadine nel marzo 2018. Il tenore meno radicale dell’iniziativa potrebbe, negli auspici degli iniziativisti, raccogliere maggiori consensi tra la popolazione.
Stando a Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi, solo in Ticino sono state raccolte oltre 30’000 firme.
Eppure secondo la SRG SSR proprio la RSI e la Svizzera italiana sarebbero tra i principali perdenti, perché con un budget quasi dimezzato sarebbe impossibile fornire l’attuale servizio per una minoranza linguistica.
“Ci tengo a dire – per il pubblico della Svizzera italiana – che proprio la Svizzera italiana beneficia molto della solidarietà confederale della SSR, perché genera circa il 4% delle entrate complessive e ne riceve oltre il 20% – ha commentato alla RSI il direttore SRG SSR Gilles Marchand
Le aziende svizzere sono sempre più attente al cambiamento climatico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il cambiamento climatico rappresenta per i quadri dirigenti delle aziende svizzere sempre più una preoccupazione. Gli investimenti nel settore della sostenibilità sono aumentati nel corso dell'ultimo anno.
Errore di calcolo dell’UFAS: 2,5 miliardi di spese in meno per l’AVS
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'UFAS ha presentato lunedì le prospettive finanziarie aggiornate dell’AVS fino al 2040. Lo scarto tra le vecchie e le nuove proiezioni sulle uscite è inferiore a quanto stimato: si parla di 2,5 miliardi di franchi per il 2033 e non di oltre 4 miliardi.
L’UDF lancia un referendum contro l’Eurovision Song Contest a Basilea
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Unione democratica federale (UDF) vuole impedire che l'Eurovision Song Contest (ESC) si tenga a Basilea dal 13 al 17 maggio del prossimo anno.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un attentato contro Donald Trump è stato sventato dal Secret Service statunitense. Fermato il presunto attentatore.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Serafe continuerà a riscuotere il canone radiotelevisivo anche nel periodo 2026-2034. Il Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) ha infatti prorogato il mandato dell'azienda.
Più di 46 milioni di entrate nelle biblioteche elvetiche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo scorso anno le biblioteche pubbliche della Svizzera hanno registrato 46,3 milioni di entrate, ossia 7,4 milioni in più che nel 2022. Il numero totale di utenti attivi è rimasto stabile a 1,7 milioni, indica oggi l'Ufficio federale di statistica (UST).
Questo contenuto è stato pubblicato al
È stato inaugurato sabato al centro di calcolo scientifico di Lugano "Alps", uno dei computer più potenti al mondo.
Stanato a Malpensa un contrabbando di orologi di lusso da oltre 100 milioni di euro
Questo contenuto è stato pubblicato al
Oltre 60'000 orologi tra Rolex, IWC, Bulgari, Chopard e Cartier sono stati introdotti illegalmente in Italia da alcuni dipendenti di due società di spedizioni.
Una boccata di ossigeno per i comuni turistici svizzeri
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha deciso di allentare la legge sulle abitazioni secondarie a partire dal mese di ottobre.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.