Il presidente della Duma ricevuto a Berna
Il presidente del parlamento russo Vycheslav Volodin ha incontrato lunedì a Berna il suo omologo Dominique de Buman e il ministro degli esteri Ignazio Cassis. Una visita che non è piaciuta a tutti.
Vycheslav Volodin non può viaggiare in un paese dell’Unione Europea. Dal 2014, infatti, il suo nome si trova sulla lista delle personalità sottoposte a sanzioni da Bruxelles, dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia.
Incoraggiare il dialogo
La Svizzera non fa però parte dell’UE e non è obbligata a seguire la politica europea in materia di sanzioni. “La Svizzera ha sempre incoraggiato il dialogo perché solo una soluzione politica può permettere di risolvere la crisi. È con questo spirito che la Confederazione può concedere dei visti a persone che sono sulla lista dell’UE”, ha dichiarato alla Radiotelevisione svizzera RTS Livia Leu, responsabile delle relazioni economiche bilaterali alla Segreteria di Stato dell’economia.
“La Svizzera ha sempre concepito il proprio ruolo come neutro, in grado di giocare un ruolo di intermediazione fra l’Est e l’Ovest. Lo ha fatto ai tempi della Guerra fredda e lo fa in questi tempi di nuova Guerra fredda che stanno dominando. Credo che sia diritto delle superpotenze alzare i toni creando conflitti e sia dovere di un piccolo paese come la Svizzera giocare il suo ruolo nel tentare di abbassare i toni e le tensioni e di dare risposte concrete ai problemi”, ha dal canto suo affermato Filippo Lombardi, presidente della commissione estera del Consiglio degli Stati (camera alta) e del gruppo parlamentare Svizzera-Russia.
Non tutti sono però d’accordo. “La Russia cerca di sfruttare le visite in Svizzera come strumento di propaganda interno e mostrare così che è presente in Occidente”, ha ad esempio dichiarato il parlamentare socialista Carlo Sommaruga.
Osservatori per le elezioni
Nell’incontro che Volodin ha avuto lunedì con il suo omologo Dominique de Buman e con il ministro degli esteri elvetico Ignazio Cassis, si è discusso soprattutto dei rapporti tra i due paesi in seno all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e al Consiglio d’Europa, nonché di scambi commerciali.
È stato pure deciso che Berna invierà almeno due parlamentari ad osservare le elezioni presidenziali russe in marzo.
In un incontro coi media, Volodin ha accusato gli Stati Uniti di aver lanciato una campagna ostile nei confronti di Mosca e ha criticato l’UE per le sanzioni – che aveva già definito un “vicolo cieco” – imposte al suo paese in seguito all’annessione della Crimea.
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