Le due grandi organizzazioni della società civile catalana Anc e Omnium hanno convocato per questa sera alle 20 una grande concentrazione su Avinguda Diagonal, nel cuore di Barcellona. Esigono la liberazione dei loro presidenti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, arrestati ieri sera per ordine di un giudice spagnolo per presunta 'sedizione'.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
Intanto la Catalogna si è fermata già oggi a mezzogiorno per protestare contro l’arresto deciso ieri sera da una giudice spagnola dei leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. In tutte le città ci sono state concentrazioni davanti ai municipi e ai luoghi di lavoro.
A Barcellona migliaia di persone hanno partecipato alla concentrazione di Piazza Sant Jaume davanti alla sede del Govern cantando “Libertat!” e Els Segadors. Nella folla il presidente Carles Puigdemont.
Nuove tensioni
Nuova impennata di tensione nella infinita crisi catalana, con l’arresto deciso ieri sera da una giudice spagnola di Jordi Sanchez e Jordi Cuixart, i popolari leader delle due principali organizzazioni della società civile indipendentista catalana Anc e Omnium. Sono accusati di “sedizione” per le manifestazioni pacifiche del 20 e del 21 settembre a Barcellona. Sono stati detenuti su richiesta della procura di Madrid dopo essere stati interrogati dal giudice della Audiencia Nacional Carmen Lamela. Il loro arresto ha reso ancora più elettrico il clima in Catalogna, a due giorni dallo scadere del secondo ultimatum del premier spagnolo Mariano Rajoy al presidente catalano Carles Puigdemont, che entro giovedì alle 10 deve rettificare, negando di avere dichiarato l’indipendenza. O scatterà l’articolo 155 della costituzione spagnola – mai applicato finora – che permetterà al governo centrale di commissariare di fatto la Catalogna, destituirne il presidente e i suoi ministri, prenderne il controllo delle finanze e della polizia regionali e convocare elezioni anticipate. Cn il rischio di un sollevamento catalano.
Repubblica di Catalogna
A due giorni dallo scadere del secondo ultimatum il clima è di nuovo incandescente. Nel fronte indipendentista molti chiedono una fuga in avanti. La sinistra della Cup, parte di Erc del vicepresidente Oriol Junqueras e di Anc chiedono una immediata proclamazione della ‘Repubblica’. Cup minaccia altrimenti di lasciare il ‘Parlament’ facendo mancare la maggioranza al Govern. Gli indipendentisti hanno imposto una sospensione della sessione dell’assemblea, rinviata alla settimana prossima, quando potrebbe scattare l’articolo 155. La maggioranza secessionista potrebbe rispondere proclamando la ‘Repubblica di Catalogna’.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Ultimatum, la Catalogna chiede due mesi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, non risponde in modo esplicito al premier spagnolo Mariano Rajoy ma propone due mesi di dialogo attraverso una mediazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Potrebbe avere i giorni contati il governo secessionista del presidente catalano Carles Puigdemont dopo la dichiarazione di indipendenza di ieri, che ha scatenato l’ira di Madrid. Il premier Mariano Rajoy ha attivato oggi la procedura per l’applicazione dell’articolo 155 della Costituzione, che consente di sospendere di fatto l’autonomia catalana e destituirne il presidente e i…
Questo contenuto è stato pubblicato al
A quello che Puigdemont ha definito “un gesto di responsabilità e generosità”, la risposta di Madrid non si è fatta attendere. “È inammissibile fare una dichiarazione implicita di indipendenza e poi sospenderla in modo esplicito. Il governo non cederà a ricatti”, hanno affermato fonti dell’esecutivo spagnolo citate dall’agenzia Efe. Quanto accaduto “è la cronaca di…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La tensione è forte a Barcellona: la polizia ha rafforzato le misure di sicurezza attorno alla sede del parlamento, dove i movimenti indipendentisti hanno convocato una grande concentrazione al momento del discorso del presidente. Non è chiaro che cosa dirà Puigdemont, che potrebbe dichiarare una indipendenza “differita” per lasciare aperta la via del dialogo politico…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una moltitudine arrivata da tutta la Catalogna e da tutta la Spagna al grido di ”Puigdemont in prigione” e ”Siamo catalani, catalani e spagnoli”. Una risposta di quella metà circa della Catalogna che vuole restare spagnola alle altre maree umane scese in piazza negli ultimi giorni per rivendicare l’indipendenza. ”Non siete soli”, ha twittato il…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il leader catalano ha poi accusato il re Felipe VI di seguire il governo di Madrid nelle sue “politiche catastrofiche” in Catalogna. “Il mio governo sarà sempre impegnato a favore della pace. Ora occorre una mediazione”, ha poi aggiunto, giudicando “irresponsabile” da parte di Madrid non avere ascoltato le ragioni della Catalogna. “Oggi siamo più vicino…
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Felipe VI apre la porta all’intervento sull’autogoverno” titola El Punt Avui. “Art. 155 in vista”, è il titolo di La Vanguardia, e Ara scrive che “il re legittima l’applicazione da parte di Rajoy dell’articolo 155”. Questa norma della costituzione, rileva Punt Avui, la cui applicazione deve essere approvata dal senato di Madrid controllato dal Pp…
Questo contenuto è stato pubblicato al
A chiamare alla manifestazione contro le violenze della polizia di domenica ai seggi, sono state 4 sigle sindacali spagnole. L’appoggio è arrivato anche del governo catalano e dai comuni di Barcellona e Girona. A scioperare, tra gli altri, sono i dipendenti del porto di Barcellona, le università pubbliche, i trasporti, il Museo d’arte contemporanea. Resterà…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Migliaia di sostenitori dell'indipendenza hanno esultato questa notte a Plaza Catalunya di Barcellona all'annuncio dei risultati del referendum.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.