Per il consigliere federale friburghese Cantoni e gruppi di interesse frenano le riforme finalizzate a ridurre i costi sanitari in continua crescita.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Come è stato già anticipato da più parti i premi dell’assicurazione sanitaria obbligatoria sono destinati ad aumentare sensibilmente il prossimo anno. Lo ha confermato in un’intervista rilasciata alle testate del gruppo editoriale Tamedia il consigliere federale uscente Alain Berset.
I costi della sanità già quest’anno sono risultati più importanti del previsto e le casse malattia hanno perso 1,8 miliardi sui mercati finanziari, ha ricordato il capo del Dipartimento federale dell’interno (DFI) secondo cui si sta andando “nella direzione sbagliata”.
A questo riguardo il ministro della sanità punta l’indice sui Cantoni e i gruppi d’interesse attivi nel settore, che “si aiutano a vicenda per impedire riforme che mirano a ridurre i costi”. Ognuno difende la sua fetta della torta da 45 miliardi di franchi, afferma Alain Berset, che sottolinea anche le differenze “troppo grandi” tra i Cantoni negli aiuti per ridurre i premi.
Il Governo, infatti, ha un margine di manovra limitato in materia di salute, che è un ambito di competenza essenzialmente cantonale. Inoltre la pandemia di coronavirus ha generato costi straordinari e le conseguenti perdite degli assicuratori hanno ridotto le riserve che avevano cumulato negli anni.
Sulle varie ricette che sono state avanzate in queste settimane per fronteggiare l’incessante aumento dei costi sanitari, il consigliere federale friburghese si è detto fermamente contrario alla proposta della ministra cantonale zurighese Natalie Rickli (UDC) che ha messo in discussione l’obbligatorietà dell’assicurazione malattie di base: “Se la sopprimiamo – ha sostenuto il responsabile del DFI – avremo una medicina a due velocità”.
Per il prossimo anno le casse malati hanno previsto un aumento dei premi assicurativi tra l’8% e il 9%, che costituisce l’incremento più alto dal 2010.
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