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I miliardi russi congelati nelle banche svizzere

24 ore con banconote
La piazza finanziaria svizzera è da sempre assai apprezzata dalla clientela russa. © Keystone / Ti-press / Gabriele Putzu

A quanto ammontano i depositi di origine russa negli istituti finanziari svizzeri? La stima più alta parla di circa 150 miliardi di franchi.

Centinaia di nomi di ministri, membri della Duma, oligarchi e oltre 50 aziende: la lista di personalità e società russe colpite dalle sanzioni applicate anche dalla Svizzera è molto lunga. Il documentoCollegamento esterno della Segreteria di Stato dell’Economia (Seco, responsabile dell’applicazione delle sanzioni) è passato da 63 pagine prima dello scoppio della guerra in Ucraina a 183. E l’elenco viene costantemente aggiornato.

Chi si trova su questa lista, non può più né depositare né prelevare denaro. I soldi, insomma, sono congelati. Inoltre, le banche svizzere sono obbligate a dichiarare tutti i conti con somme superiori a 100’000 franchi di clienti russi (anche di coloro che non figurano nell’elenco) che non risiedono in Svizzera e devono rifiutare ogni deposito di oltre 100’000 franchi.

Nessuna fuga di capitali prima delle sanzioni

Una settimana fa, il ministro delle finanze svizzero Ueli Maurer ha indicato che il Governo non ha nessuna informazione in merito a possibili fughe di capitali russi depositati in Svizzera avvenute tra l’annuncio e l’entrata in vigore vera e propria delle sanzioni.

Secondo Milena Assenova, asset manager di Ginevra interpellata dalla Radiotelevisione svizzera di lingua francese (RTS), oggi le porte degli istituti finanziari svizzeri sono praticamente chiuse per la clientela russa.

Il servizio (in francese) dei nostri colleghi della RTS:

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Ma cosa rappresenta questa clientela per la piazza finanziaria svizzera?

Le cifre precise non sono note. La Banca nazionale svizzera non pubblica dati specifici su base nazionale relative ai depositi di persone di nazionalità straniera presso gli istituti elvetici, ma solo un dato globale. Alla fine del 2020, i depositi della clientela straniera ammontavano a circa 3’400 miliardi di franchi.

Secondo uno specialista menzionato dalla Neue Zürcher ZeitungCollegamento esterno, la proporzione detenuta dalla clientela russa rappresenta una percentuale compresa tra l’1 e il 5%. In altre parole, una forchetta che va da 34 a 170 miliardi di franchi.

Una stima che secondo il giornale zurighese è plausibile: “Oltre ai depositi di titoli, le attività finanziarie includono anche i depositi dei clienti e i depositi fiduciari – scrive la NZZ. Per le ultime due voci ci sono dati della BNS specifici per ogni Paese: il totale delle due voci per i clienti russi delle banche svizzere era di circa 23 miliardi di franchi alla fine del terzo trimestre del 2021; un anno prima, la cifra era poco più di 16 miliardi di franchi”.

“La piazza finanziaria svizzera – indicava da parte sua l’Ambasciata svizzera di Russia in un rapporto del novembre 2021Collegamento esterno – gode tradizionalmente di grande popolarità tra le banche, gli investitori e i risparmiatori russi”. Tanto che nel 2020 è stato registrato un record per quanto concerne il trasferimento su conti svizzeri di beni di persone residenti in Russia: 2,5 miliardi di dollari. Una tendenza proseguita nel 2021: solo nei primi due trimestri, si è raggiunta una somma di 1,8 miliardi.

Miliardi che però – almeno in parte – restano per il momento congelati nelle casseforti elvetiche.

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