Scambio di accuse tra UE e Bielorussia
La tensione rimane alta sul confine tra Polonia e Bielorussia: nella notte tra martedì e mercoledì centinaia di migranti hanno tentato di attraversare il confine e una cinquantina sono stati fermati dalle forze dell'ordine.
Una crisi migratoria che ha assunto contorni diplomatici: UE e Bielorussia che si incolpano a vicenda.
La Bielorussia accusa l’Occidente di stare orchestrando la crisi migratoria: “In vista di una quinta serie di sanzioni, di cui si parla già a ovest, il pretesto usato questa volta è la crisi migratoria provocata proprio dai Pesi dell’UE confinanti con la Bielorussia”, ha dichiarato il capo della diplomazia bielorussa Vladimir Makei nel corso di un incontro con il suo omologo russo a Mosca.
Il premier polacco Mateusz Morawiecki ha dal canto suo puntato il dito contro il presidente russo Vladimir Putin, all’origine, secondo lui, dell’ondata di rifugiati che tentano di entrare in Polonia dalla Bielorussia. Un attacco “ibrido” il cui obiettivo sarebbe quello di destabilizzare l’UE. “Difendere le frontiere polacche vuol dire difendere il fianco orientale della NATO e dell’UE”, ha aggiunto il primo ministro.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Layen ha intanto invitato gli Stati membri ad approvare nuove sanzioni contro la Minsk.
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