Il Premio Balzan distingue quest’anno sette ricercatori
La fondazione italo-svizzera con sede a Milano ha annunciato lunedì i laureati 2017: quest’anno sono stati eccezionalmente distribuiti cinque premi invece di quattro. I laureati sono due tedeschi, un’indiana, un belga e tre statunitensi.
I premi, tra i più prestigiosi in ambito scientifico e dotati ognuno di 750’000 franchi, saranno consegnati il 17 novembre a Berna dalla presidente della Confederazione Doris Leuthard.
In via eccezionale, la FondazioneCollegamento esterno ha conferito un premio supplementare, il Balzan 2016 per “Relazioni internazionali, storia e teoria”, che non era stato attribuito, è andato allo storico e politologo americano Robert O. Keohane (Woodrow Wilson School – Princeton University).
Le altre onorificenze sono state assegnate agli storici tedeschi Aleida e Jan Assmann (Università di Costanza e di Heidelberg) per gli studi sulla memoria collettiva, all’economista e sociologa indiana Bina Agarwal (Università di Manchester) per gli studi di genere, agli immunologi statunitensi James P. Allison e Robert D. Schreiber (University of California Berkeley e Washington University School of Medicine Saint Louis) per gli approcci immunologici nella terapia del cancro, e all’astronomo nonché astrofisico belga Michael Gillon (Università di Liegi) per il sistema planetario solare e gli esopianeti.
Fondazione Balzan
La Fondazione Balzan è nata a Lugano nel 1956 su iniziativa di Lina Balzan, che ha deciso di destinare il patrimonio ereditato dal padre Eugenio per onorare la sua memoria.
Scopo della fondazione italo-svizzera è di promuovere la cultura, le scienze e le più meritevoli iniziative umanitarie. Dal 1962 attribuisce ogni anno i premi Balzan a studiosi di tutto il mondo per i loro contributi in campo umanistico e scientifico.
La fondazione favorisce inoltre il dibattito interdisciplinare tra le scienze naturali e umane, organizzando simposi dedicati a grandi temi scientifici e culturali, con la partecipazione dei premiati e di autorevoli studiosi e accademici di tutto il mondo.
Eugenio Balzan
Nato a Badia Polesine (Rovigo) il 20 aprile 1874, Eugenio Francesco Balzan si è fatto conoscere per le sue svariate attività al Corriere della Sera, dove ha trascorso quasi tutta la vita lavorativa.
Entrato a far parte della redazione del quotidiano nel 1897, è diventato in pochi anni capocronaca, inviato speciale e responsabile della gestione amministrativa della società editrice.
Balzan ha lasciato l’Italia nel 1933 in segno di protesta verso ambienti ostili che minacciavano l’indipendenza del giornale. Emigrato in Svizzera, ha svolto un’intensa attività benefica a favore di enti e singoli.
Rientrato ufficialmente in Italia nel 1950, è morto a Lugano il 15 luglio 1953.
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