Nuovo capitolo nella guerra tra la nuova amministrazione USA e i media. Per la prima volta nella conferenza stampa del portavoce della Casa Bianca Sean Spicer sono stati esclusi i giornalisti delle testate non gradite a Donald Trump che le considera “disoneste e bugiarde”.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera/spal con RSI (TG del 25.2.2017)
Contenuto esterno
A farne le spese sono giornali e televisioni di primissimo piano come il New York Times, il Los Angeles Times e soprattutto quelli che il magnate newyorkese considera “i campioni della disonestà”, vale a dire i reporter della catena televisiva nazionale CNN.
I realtà per questi ultimi la scusa addotta dai servizi della Casa Bianca è che mancavano i posti per i loro inviati. Ma in queste settimane si sono moltiplicate le frizioni tra l’amministrazione e i media, in particolare riguardo alle indiscrezioni trapelate sull’inchiesta condotta dall’FBI sui rapporti tra personaggi dello staff di Trump e i servizi russi nel corso della recente campagna elettorale per le presidenziali di novembre. Per il tycoon i media avrebbero messo a repentaglio la sicurezza nazionale pubblicando notizie riservate.
Ma sullo sfondo c’è anche l’irritazione del presidente per le numerose manifestazioni di protesta nel paese nei suoi confronti che a suo parere sarebbero fomentate dai giornalisti.
Di sicuro costituisce una novità nel panorama politico americano, che pure ai tempi di Nixon aveva conosciuto momenti di estrema tensione, il conflitto aperto tra la Casa Bianca e la stampa.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Immigrazione, giudice USA ferma Trump
Questo contenuto è stato pubblicato al
“Una decisione storica”, ha commentato il procuratore generale dello Stato di Washington Bob Ferguson, lo stesso ad aver dato il via all’azione legale e pronto ad arrivare fino alla Corte suprema. “Non è la voce più forte che prevale nel nostro sistema giuridico, ma la Costituzione, e neppure il presidente americano può considerarsi al di…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il neo-presidente continua così, senza indugi e a colpi di ordini esecutivi, a macinare decisioni in linea con le sue promesse elettorali. Il muro, forse l’aspetto che ha suscitato più clamore, è solo uno dei provvedimenti tesi a limitare l’immigrazione. Il presidente ne ha anticipati altri: saranno triplicati i fondi per l’Ufficio immigrazione, deciso un…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo ha fatto in un’intervista alla radio pubblica in cui sostiene che Mosca abbia cercato di sabotare le elezioni. Per Obama non ci sono dubbi. Dietro l’attacco dei pirati informatici ai danni del partito democratico c’è la Russia. Vladimir Putin chiamato in causa direttamente dalla Cia come la mente e il regista degli hackeraggi nelle presidenziali…
Trump dà il via libera alla pipeline nel Nord Dakota
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un’opera che era stata fermata da Barack Obama e che Donald Trump vuole far ripartire come stabilito in uno dei primi decreti firmati dal neo presidente americano. Il via libera alla ripresa dei lavori è stato annunciato dal vicesegretario all’esercito Paul Cramer, grazie alla rimozione di quegli ostacoli burocratici che finora hanno fermato il progetto. In…
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.