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Trump chiude le porte a CNN e NYT

Nuovo capitolo nella guerra tra la nuova amministrazione USA e i media. Per la prima volta nella conferenza stampa del portavoce della Casa Bianca Sean Spicer sono stati esclusi i giornalisti delle testate non gradite a Donald Trump che le considera “disoneste e bugiarde”.

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A farne le spese sono giornali e televisioni di primissimo piano come il New York Times, il Los Angeles Times e soprattutto quelli che il magnate newyorkese considera “i campioni della disonestà”, vale a dire i reporter della catena televisiva nazionale CNN.

I realtà per questi ultimi la scusa addotta dai servizi della Casa Bianca è che mancavano i posti per i loro inviati. Ma in queste settimane si sono moltiplicate le frizioni tra l’amministrazione e i media, in particolare riguardo alle indiscrezioni trapelate sull’inchiesta condotta dall’FBI sui rapporti tra personaggi dello staff di Trump e i servizi russi nel corso della recente campagna elettorale per le presidenziali di novembre. Per il tycoon i media avrebbero messo a repentaglio la sicurezza nazionale pubblicando notizie riservate.

Ma sullo sfondo c’è anche l’irritazione del presidente per le numerose manifestazioni di protesta nel paese nei suoi confronti che a suo parere sarebbero fomentate dai giornalisti.

Di sicuro costituisce una novità nel panorama politico americano, che pure ai tempi di Nixon aveva conosciuto momenti di estrema tensione, il conflitto aperto tra la Casa Bianca e la stampa.

 

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