Partito con ritardo nella corsa verso la presidenza lombarda, il leghista Attilio Fontana ha stravinto le elezioni superando la soglia del 50% dei voti. Battuto nettamente il rivale del centrosinistra Giorgio Gori. Buon risultato per il pentastellato Dario Violi.
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Di origini coreane cresciuto nei Grigioni, scriverei solo di cultura, ma in questi anni ho sempre parlato d’altro. Iniziali: fra
Giorgio Gori ci credeva. Dopo il ritiro di Roberto Maroni, il sindaco di Bergamo ha messo in campo tutte le sue forze per rompere l’egemonia di centrodestra che ha quasi sempre governato la Lombardia. Non ce l’ha fatta. Giorgio Gori si è fermato a poco meno del 27% dei voti. Un risultato in linea con i risultati del PD a livello nazionale.
Giorgio Gori ha subito ammesso la sconfitta. Sul suo futuro non è ancora in chiaro: “La legge dà tre mesi per decidere ma a me basterà qualche giorno”: così Gori alla domanda se resterà sindaco di Bergamo, o lascerà il comune per guidare l’opposizione in Consiglio regionale. La carica di sindaco e di consigliere regionale sono infatti incompatibili. “Mi prendo qualche giorno per decidere. Ci sono ragioni per tornare a Bergamo e ragioni per guidare l’opposizione”.
Fontana governatore
Attilio Fontana, già sindaco di Varese e presidente del Consiglio regionale della Lombardia, ce l’ha dunque fatta. Alla vigilia del voto, Fontana ai nostri microfoni si dava il 50% delle possibilità. Sull’onda dell’ottimo risultato della Lega Nord, Fontana ha decisamente distanziato il suo rivale più accreditato: a scrutinio non ancora concluso Fontana poteva contare su circa il 53% dei voti. Nessuno alla vigilia dava un vantaggio così consistente al leghista e al centrodestra.
“Un ringraziamento sentito ai lombardi, è stata una campagna faticosa ma molto molto bella. I risultati non sono ancora definitivi – ricorda Attilio Fontana ai media – ma penso si sia trattato di una buona vittoria. E quindi sulla base di questi numeri riprenderemo il cammino di 23 anni di buon governo del centrodestra ma con la grande novità della riforma per l’autonomia”.
A sostenere la candidatura di Fontana ci sono state soprattutto le province a ridosso della Svizzera, ovvero Como, la sua Varese ma anche Lecco e Sondrio. Province un poco snobbate da Giorgio Gori convinto che queste province fossero in un qualche modo già perse.
Buono il risultato di Dario Violi
Buono il risultato di Dario Violi, il giovane bergamasco, grazie anche alla forza elettorale del Movimento 5 Stelle, ha raggiunto quasi il 17% dei voti, quando alla vigilia del voto il M5S era dato al 12-15%.
“Questo per noi è un ottimo risultato”. Così il candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il Movimento 5 stelle, Dario Violi, che ha commentato i primi risultati del voto regionale, nel corso di una conferenza stampa al Pirellone.
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