Sconti di pena ai collaboratori di giustizia mafiosi, la procura federale insiste
Gli inquirenti favorevoli a un sistema premiale per i collaboratori pentiti di mafia le cui dichiarazioni possono incastrare le organizzazioni criminali. Ma la politica ha già rigettato sei anni fa la proposta.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Il procuratore federale Stefan Blättler propone pene attenuate per i collaboratori di giustizia per contrastare le organizzazioni mafiose presenti anche sul territorio elvetico.
L’inquirente federale è tornato a parlare del fenomeno mafioso, le cui propaggini, come emerge anche dalla cronaca, non risparmiano la Confederazione.
Un sistema premiale
L’idea di Blättler è di introdurre un sistema premiale per i collaboratori di giustizia, le cui dichiarazioni possono essere utili nell’ambito delle indagini contro le potenti organizzazioni malavitose internazionali.
In Italia, ha sottolineato, un programma di clemenza per gli ex appartenenti alle cosche ha dato ottimi risultati, come dimostra la condanna della “cupola” di Cosa Nostra al maxiprocesso tenutosi negli anni ’90. Anche la lotta contro il terrorismo aveva, però, beneficiato del pentitismo nel decennio antecedente.
Il procuratore federale vuole ridiscutere un programma di clemenza svizzero. Dato che i membri della mafia hanno sempre più spesso il passaporto svizzero, ha precisato in un’intervista concessa alle testate del gruppo editoriale Tamedia, “dobbiamo stare attenti qui a casa nostra”. La Svizzera, ha aggiunto, non può delegare la responsabilità delle indagini all’Italia. Deve fare la sua parte.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Svizzera: verso un divieto d’ingresso sistematico per i mafiosi italiani?
Questo contenuto è stato pubblicato al
Approvata dal Nazionale una mozione “antimafia”, che solo cinque-dieci anni fa non sarebbe mai passata. Un segno incoraggiante dei tempi.
Naturalmente si pone anche un problema etico. Spesso chi fornisce testimonianze chiave si è a sua volta macchiato di reati, anche gravi e per questo motivo non c’è possibilità di assoluzione. Una mitigazione della pena per questi individui è moralmente sgradevole ed esiste il concreto pericolo che le loro dichiarazioni siano strumentali e non attendibili, con il conseguente rischio di errori giudiziari.
Secondo il responsabile del Ministero pubblico della Confederazione (MPC), però, la Svizzera ha una scelta: o non fa nulla o fa concessioni che possono inficiare in una certa misura l’equità e il senso di giustizia per fini comunque condivisibili.
Del resto, non si tratta di una richiesta del tutto nuova. Anche il suo discusso predecessore, il procuratore generale Michael Lauber aveva espresso convincimenti analoghi. E anche se le Camere federali hanno rigettato in una precedente occasione il progetto di un sistema premiale per i pentiti, “era il 2017, ora siamo nel 2023”, ha sottolineato Blättler.
Il procuratore generale, che ha fatto della lotta alle organizzazioni mafiose la priorità della sua azione, ha avuto modo di dire recentemente che “dobbiamo non solo combattere le organizzazioni che vengono a investire in Svizzera e che praticano azioni illegali, ma anche quelle che usano la Svizzera come piattaforma per commettere reati all’estero”.
Dev’essere di nuovo possibile costruire centrali atomiche in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Svizzera deve essere possibile costruire nuove centrali nucleari. È quanto prevede il controprogetto indiretto all'iniziativa popolare "Stop al blackout" inviato oggi in consultazione dal Consiglio federale fino al 3 aprile prossimo.
“Aiutare l’industria dell’acciaio è un errore. S’impedisce la trasformazione”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sovvenzionare l'industria siderurgica è un errore, perché si impedisce la necessaria trasformazione del settore e si rischia di favorire una cultura dell'aiuto statale che porta all'inefficienza.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il canton San Gallo e Wil hanno festeggiato oggi l'elezione di Karin Keller-Sutter a presidente della Confederazione. La consigliera federale è arrivata con un treno speciale nella sua città natale, dove le autorità le hanno steso il tappeto rosso.
I costi di trasporto e alloggio salgono più della media
Questo contenuto è stato pubblicato al
Secondo uno studio di Comparis, nel mese di novembre sono aumentati più della media i prezzi di trasporti e alloggio.
Esportazioni orologiere ancora in calo, il mercato asiatico rallenta
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le vendite di orologi svizzeri all'estero si confermano ancora una vola in calo: sono diminuite anche in novembre, sulla scia della forte contrazione dei mercati di Cina e Hong Kong.
Caso Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 indagati
Questo contenuto è stato pubblicato al
Matteo Renzi è stato prosciolto dal giudice dell'udienza preliminare (gup) di Firenze Sara Farini per l'inchiesta sulla fondazione Open, nata per sostenere le iniziative politiche del leader di Italia Viva (Iv) quando era segretario del Partito democratico (Pd).
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due recenti episodi in cui dei rottweiler hanno attaccato, ferendole, diverse persone, tra le quali anche dei bambini, hanno portato il Governo cantonale zurighese a vietare l'acquisto di questa razza di cani.
Per facilitare la transizione energetica, stop ai ricorsi su progetti idroelettrici
Questo contenuto è stato pubblicato al
Per dare slancio alla transizione energetica, bisogna accelerare le procedure di pianificazione e autorizzazione per la realizzazione di impianti idroelettrici, solari ed eolici di importanza nazionale.
Stimati a un miliardo i costi di smantellamento della centrale nucleare di Mühleberg
Questo contenuto è stato pubblicato al
BKW stima i costi di smantellamento della centrale nucleare dismessa di Mühleberg (BE) a circa 1 miliardo di franchi. Ciò include le spese di smaltimento fino al 2034, ha dichiarato oggi ai media Stefan Klute, responsabile del settore nucleare dell'azienda energetica.
A processo due presunti membri del sedicente Stato islamico
Questo contenuto è stato pubblicato al
Due presunti membri dell'ISIS, che avrebbero tra le altre cose tentato di raggiungere la Siria per unirsi al sedicente Stato islamico, andranno a processo davanti al Tribunale penale federale (TPF).
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
La Svizzera vuole vietare l’accesso ai mafiosi
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’entrata deve essere vietata a tutte le persone condannate in via definitiva in Italia alfine di garantire la sicurezza e l'ordine pubblico interno.
Licio Gelli e le tracce svizzere dell’attentato di Bologna
Questo contenuto è stato pubblicato al
85 morti e 200 feriti: l'attentato di Bologna dell'agosto 1980 è stato il più micidiale avvenuto su territorio italiano. Nuovi elementi chiamano in causa Licio Gelli.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una delle più grandi operazioni conto la 'ndrangheta mai organizzate a livello internazionale ha portato all'arresto di decine di persone e al sequestro di 3 tonnellate di cocaina.
Quando il diritto all’oblio cancella le tracce dei criminali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Società specializzate fanno sparire tracce criminali dal web. Diversi svizzeri e italiani residenti nella Confederazione tra i clienti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Individuato nel Trapanese il terzo rifugio di Matteo Messina Denaro. L'appartamento sarebbe intestato a un uomo residente in Svizzera.
In Italia stretta sulle intercettazioni telefoniche
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha assicurato che non saranno toccate dalla riforma le intercettazioni di mafia e terrorismo.
Matteo Messina Denaro, il boss che fa tremare i palazzi del potere
Questo contenuto è stato pubblicato al
Collaborerà? Non collaborerà? I segreti custoditi dal padrino della mafia arrestato lunedì sono in grado di condizionare le sorti della politica e dell’imprenditoria nell’isola e nell’intera nazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'arresto dell'ultimo boss mafioso di "prima grandezza" Matteo Messina Denaro annunciato lunedì mette fine a una latitanza durata quasi 30 anni.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Attività violente commesse da associazioni criminali del Nord Italia avrebbero come punto di partenza la Confederazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Un'operazione condotta dai carabinieri - con forti legami con la Svizzera - ha portato all'arresto di 31 persone, tutte legate alla 'Ndrangheta.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le organizzazioni criminali sfruttano sempre di più le possibilità offerte dalla tecnologia: le cosche mafiose cercano la garanzia dell’anonimato.
La ‘Ndrangheta teme l’informazione libera più della magistratura
Questo contenuto è stato pubblicato al
Intervista a Michele Albanese, giornalista calabrese che vive sotto scorta per aver denunciato la ‘ndrangheta. ura della legalità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'arresto di Oliviero Tognoli e l'inquietante episodio dell'Addaura sono due momenti in cui il giudice antimafia ha incrociato la Svizzera.
La mafia, “quella violenta colonizzazione delle menti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
A trent'anni dai due attentati in cui trovarono la morte Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, incontro con Antonio Vullo, l'unico sopravvissuto della strage di Via d'Amelio, e con lo psicoterapeuta Girolamo Lo Verso.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.