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«La nostra scuola non ha mai escluso nessuno»

Dopo le polemiche scoppiate sabato in merito al regolamento dell’istituto, il presidente della Scuola svizzera di Milano ha deciso di fare un passo indietro, cancellando quelle parte in cui si sconsiglia l’iscrizione ai disabili.

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Le critiche apparse sulla stampa italiana – e condivise da diversi esponenti politici – hanno spinto la direzione dell’istituto a sopprimere la disposizione in cui si affermava che la Scuola svizzera “non è ottimale per studenti affetti da disturbi dell’apprendimento, quali: dislessia, discalculia, ADHS, Sindrome Asperger, autismo, e disturbi comportamentali”. Contro questo punto del regolamento si era espresso anche l’Ufficio federale della cultura, che partecipa al finanziamento della scuola. “Si tratta di una direttiva che il nostro ufficio non può proprio sostenere. La Svizzera è contraria a ogni tipo di discriminazione e questo vale in particolar modo nell’insegnamento”, ha dichiarato il portavoce dell’ufficio Daniel Menna.

L’articolo sarà cancellato, ha indicato alla Radiotelevisione svizzera il presidente dell’istituto Luca Corabi De Marchi, precisando che la scuola è comunque “intenzionata a dialogare con le famiglie degli alunni con difficoltà di apprendimento per rendere il loro percorso il più semplice possibile.

Il presidente ha poi sottolineato che l’istituto non ha mai escluso nessuno: “Abbiamo sempre avuto, anche ora, ragazzi dislessici o con problemi di discalculia; abbiamo un ragazzo autistico: sono situazioni di cui ci facciamo carico insieme alle famiglie. L’avvertimento, che è un consiglio, è quello che le famiglie parlino con noi prima, per facilitare il percorso scolastico di questi ragazzi che fanno più fatica degli altri”.

Il regolamento, sottolinea l’avvocato Luca Corabi De Marchi, è stato scritto in buona fede, tant’è vero che è stato pubblicato sul sito della scuola. Buona fede che sarebbe dimostrata anche dal fatto che sono in corso i lavori per la realizzazione dei bagni per disabili. Manca però un apposito ascensore: “È un tema all’ordine del giorno – spiega ancora Corabi De Marchi –. Lo vogliamo realizzare”.

Una scuola quasi centenaria

La Scuola svizzera di Milano è stata fondata nel 1919 e ospita oltre 350 tra allievi e studenti. 

Il 35% è svizzero, mentre il resto è composto da altre nazionalità e, soprattutto, italiani. È privata, ma riceve 1,44 milioni di franchi all’anno dalla Confederazione e per questo deve sottostare ad alcuni criteri.



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