Semi di resistenza per la biodiversità
Videoarte, musica, fotografia, testimonianze e incontri per il diritto alla terra e alla Sovranità Alimentare.
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AgriCultures
Continua il viaggio di AgriCultures. La videoinstallazione ideata e progettata da Antonio Pacor e Bettina Gozzano torna a Milano, alla Biblioteca di Baggio, portando con sè Semi di resistenza, un evento di tre giorni, da venerdì 16 a domenica 18 ottobre, fatto di videoarte, musica, fotografia, testimonianze e incontri per il diritto alla Terra e alla Sovranità Alimentare.
Si tratta di un’esplorazione dell’universo contadino contemporaneo nata dall’esigenza di far conoscere le donne e gli uomini che in tutto il mondo difendono la biodiversità e nutrono il pianeta attraverso il proprio lavoro e la propria cultura. L’evento di tre giorni si svolge in concomitanza con la 387^ edizione della Sagra di Baggio, il cui tema per quest’anno è la fotografia come espressione della sostenibilità ambientale e della produzione agricola. Baggio è ancora un borgo contadino nel tessuto metropolitano e la sua biblioteca è il luogo di cultura ideale per diffondere il messaggio che AgriCultures vuole lanciare: senza i semi la biodiversità sparirà e nostri figli non avranno nulla di cui sfamarsi.
La videoinstallazione AgriCultures di Antonio Pacor e Bettina Gozzano è la sintesi artistica di anni di lavoro e di ricerca sull’universo contadino: due spazi oscurati accolgono il pubblico; nel primo, dedicato ai grandi temi dell’agricoltura, uno schermo presenta le interviste realizzate a più di 30 agricoltori di tutto il mondo: Joao Pedro Stedile del Movimento dei Lavoratori Senza Terra Brasiliani MST, Tonino Mancino, Alberto Cassani, Andrea Ferrante, Ibrahim Coulibaly. Dal Brasile all’Africa e poi in India per concludere con gli agricoltori del Parco Sud di Milano.
La seconda sala presenta AcquaTerraUomo, un video diviso in tre segmenti con cui gli autori abbandonano il linguaggio del documentario per esprimersi in modo prettamente artistico.
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