Si intensificano gli scontri nel Donetsk
La battaglia infuria nell'Ucraina orientale, Kiev ordina ai difensori dell'acciaieria Azovstal di smettere di combattere. Nuove prove dei crimini commessi dai russi a Bucha.
Le truppe russe, ha fatto sapere lo Stato Maggiore ucraino, hanno intensificato “le operazioni offensive e d’assalto per migliorare la situazione tattica” infliggendo “danni da fuoco da mortai, artiglieria, lanciagranate a propulsione a razzo e aerei tattici operativi, distruggendo le fortificazioni” delle unità ucraine lungo la linea di contatto.
Quattordici attacchi russi, prosegue il bollettino militare, “sono stati respinti nelle direzioni Donetsk e Lugansk nelle ultime 24 ore, otto carri armati, quattordici unità di veicoli corazzati da combattimento e sei unità di veicoli nemici sono stati distrutti”.
La Guardia nazionale ucraina ha anche pubblicato un video, riportato da Bbc, che mostra la distruzione di un ponte che collega Severodonetsk a Rubizhne, nella regione di Lugansk. L’operazione speciale delle forze di sicurezza ucraine mira a rallentare l’avanzata delle truppe russe nell’area.
Sul fronte del Donbass però Mosca, per bocca del Ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, annuncia che “la liberazione della Repubblica Popolare di Lugansk si sta avvicinando alla fine”. Osservatori confermano che la pressione, in particolare su Severodonetsk, si fa sempre più stringente.
Intanto i difensori superstiti del Battaglione Azov asserragliati nei cunicoli dell’acciaieria di Mariupol hanno ricevuto da Kiev l’ordine di smettere di combattere. Nell’infrastruttura industriale assediata dai russi circa duemila combattenti ucraini, secondo Mosca, si sarebbero arresi negli ultimi giorni.
Emergono anche nuove prove dei crimini commessi dai soldati russi a Bucha, cittadina a nord-ovest di Kiev, da un’inchiesta del New York Times che ha diffuso dei video risalenti al 4vmarzo che mostrano come i russi abbiano giustiziato almeno 8 uomini ucraini.
Nelle immagini si vedono le forze paracadutiste russe che catturano un gruppo di uomini ucraini che vengono condotti in fila verso un cortile dove poco dopo sono giustiziati. Gli uomini, se ne contano 9, camminano ricurvi, con un braccio sulla testa e l’altro a tenere la cintura del compagno davanti. I video, spiega il quotidiano, sono stati girati da una telecamera di sicurezza e da un testimone in una casa vicina.
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