Cambiamento climatico, quando gli agricoltori giocano d’anticipo
Come far fronte ai periodi di siccità sempre più frequenti? L'esempio di alcuni agricoltori ticinesi e grigionesi.
Da vent’anni a questa parte, gli episodi di siccità in Svizzera si moltiplicano. Le estati aride del 2003, 2015 e 2018 sono solo la punta dell’iceberg e nel futuro prossimo un ulteriore aumento della temperatura media (riscaldamento che sarà più significativo in estate che in inverno) causerà altri grattacapi, in particolare ad agricoltori e allevatori.
Il settore primario è infatti tra quelli più esposti al cambiamento climatico. L’aumento delle temperature favorisce lo sviluppo di organismi nocivi, la mancanza d’acqua riduce le rese di prati e pascoli e la canicola è nefasta per gli animali. Inoltre, l’inizio del periodo vegetativo è sempre più precoce.
Agricoltori e allevatori non se ne stanno però con le mani in mano. Sostenuti anche da progetti cantonali e federali – ad esempio il programma “Adattamento ai cambiamenti climaticiCollegamento esterno“, promosso dall’Ufficio federale dell’ambiente – cercano soluzioni per affrontare questi mutamenti.
Ad esempio, attraverso la selezione di varietà di vitigni più resistenti alle malattie parassitarie o con la scelta di foraggi o foraggi che hanno bisogno di meno d’acqua.
Il servizio del Quotidiano ci porta in Val Mara, a due passi dalla Val d’Intelvi, a Cavigliano, all’inizio della Val Onsernone, e in Val Domigliasca, nei Grigioni, per incontrare agricoltori e allevatori che spiegano quali sono le soluzioni che hanno adottato.
tvsvizzera.it/mar con RSI (Il Quotidiano del 27.10.2020)
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