Un fiume di fango travolge un quartiere di Freetown
Più di 300 persone hanno perso la vita lunedì nella capitale della Sierra Leone a causa delle frane provocate dalle piogge torrenziali.
Un’alluvione scatenatasi nella notte tra domenica e lunedì ha trasformato la collina che domina Freetown in un fiume di fango, che ha sommerso almeno 300 persone, tra cui 60 bambini.
Molti abitanti sono stati sorpresi dalle frane mentre si trovavano ancora nei propri letti.
Recatosi sul posto, il vice-presidente Victor Foh ha dichiarato che il bilancio potrebbe ulteriormente salire. “È probabile che sotto le macerie vi siano ancora centinaia di corpi”, ha affermato.
Città costiera di 1,2 milioni di abitanti, Freetown è colpita periodicamente da inondazioni durante la stagione delle piogge, che distruggono spesso insediamenti improvvisati.
Nel 2015, un evento simile a quello di lunedì uccise dieci persone e fece migliaia di senzatetto.
A causare simili sciagure – affermano in molti – non sono solo le piogge torrenziali, ma anche la deforestazione e la costruzione di case senza pensare alla pianificazione del drenaggio nelle zone intorno.
Sciagure anche in Asia
Il maltempo ha provocato vittime e disastri anche nel sud dell’Asia, flagellato dalle piogge monsoniche.
In Nepal e in Bangladesh si contano migliaia di sfollati, mentre nel nord dell’India due autobus sono stati travolti da una frana.
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