Due donne sono morte e una quarantina di persone sono rimaste ferite in seguito a un sisma che lunedì sera poco prima delle nove ha colpito l’isola di Ischia.
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tvsvizzera.it/mar con agenzie
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La notte è stata lunga per il comune di Casamicciola, dove sono stati registrati i danni più ingenti. Nel crollo di una casa sono morte due donne. I soccorritori sono riusciti ad estrarre dalle macerie un piccolo di 7 mesi e il fratello di tre anni. Nel primo pomeriggio è stato estratto vivo anche il terzo fratello.
La terra ha iniziato a tremare alle 20.57 di ieri sera. Per i moltissimi turisti che affollano l’isola in questo periodo e per i residenti l’estate si è fermata improvvisamente. Martedì mattina i turisti hanno preso d’assalto il primo traghetto partito per Pozzuoli. Molti quelli che hanno dormito in strada, in attesa delle prossime navi per Napoli.
Anche nel comune di Forio si sono registrati dei crolli, ma nessun ferito, mentre per il crollo di una scala una famiglia è rimasta bloccata per ore. È ritornato a funzionare l’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno che in un primo tempo era stato evacuato così come sono state allestite delle aree per accogliere gli sfollati.
“È allucinante morire per un sisma di questa entità”, ha dichiarato Francesco Peduto, presidente del Consiglio nazionale italiano dei Geologi, secondo cui “lascia perplessi come un sisma della magnitudo di quello di Ischia possa provocare danni e vittime” in Italia.
“L’Italia – afferma – si conferma estremamente vulnerabile, non ci facciamo mancare niente dal punto di vista dei rischi geologici, non solo rischio sismico, ma anche vulcanico e idrogeologico. Ora sarebbe facile parlare dei ritardi della ricostruzione in Italia centrale, della necessità di accelerare interventi e azioni, ma quello che lascia più interdetti è la mancanza di atti concreti per la prevenzione”.
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