Spariti alcuni fedelissimi di Vladimir Putin
Da giorni si sono perse le tracce di alcuni personaggi vicini al presidente russo: tra di essi il potente ministro della difesa Sergei Shoigu e il capo di Stato Maggiore dell'esercito Valery Gerasimov.
Il fatto che non compaiano più in pubblico esponenti in primo piano nell’offensiva militare in Ucraina alimentano i sospetti di gravi dissidi all’interno del potere di Mosca.
Non è un mistero che “l’operazione militare speciale” non proceda secondo i piani previsti. Al momento nessuna città importante ucraina è passata sotto il controllo di Mosca e persino Mariupol, dove si concentrano da tempo i combattimenti, è stata ancora espugnata. Nelle ultime ore l’esercito ucraino ha addirittura guadagnato posizioni nella regione di Kiev.
La tensione ai vertici del Cremlino è palpabile e si accavallano le voci di un possibile golpe. Ai licenziamenti in seno ai Servizi segreti, che secondo alcune fonti starebbero tramando contro Vladimir Putin, si è aggiunta in settimana la defezione di Anatoly Chubais, inviato speciale del presidente e ideatore del vasto piano di privatizzazioni dei colossi ex sovietici.
Uno dei pochi leader dell’epoca di Eltsin ad essere confermato dall’attuale presidente. Ma anche il ministro della difesa e il capo dell’esercito, tra i pochissimi a conoscere i piani della guerra, non compaiono più da tempo in pubblico.
Sergei Shoigu, potente ministro della Difesa, braccio destro di Putin, non si vede dall’11 marzo, nonostante sia solitamente assai presente in video e sui social. Dopo i rumors giovedì era apparso per pochi istanti in un video, ma per molti il filmato non convince, visto che Shoigu è apparso per pochi secondi e non ha parlato.
Anche il capo di Stato Maggiore – e artefice della strategia di propaganda (fake news) nei confronti dell’Occidente (la cosiddetta dottrina Gerasimov) – Valery Gerasimov manca all’appello dallo stesso giorno. È quindi possibile che a Mosca si stia aprendo un fronte interno, il cui esito finale non è al momento pronosticabile.
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