Turismo invernale, verso una solida ripresa
Con una serie di offerte promozionali, Svizzera Turismo lancia la sua campagna invernale all'insegna dell'ottimismo. Il deprezzamento del franco dovrebbe riportare in Svizzera i turisti europei.
“Guardiamo all’inverno 2017/18 con molta fiducia”, ha dichiarato Jürg Schmid, direttore uscente di Svizzera Turismo. Le previsioni pubblicate due settimane fa dal KOF indicano una progressione del 3,7% dei pernottamenti nelle Alpi svizzere.
Questo ottimismo è legato in particolare al rafforzamento dell’euro rispetto al franco: dopo due inverni con il cambio al di sotto di 1,10 franchi per un euro, ci troviamo ora a 1,16 franchi per euro. “Rispetto a un anno fa i clienti europei risparmieranno il 6,5% sul prezzo di una giornaliera”, ha detto Schmid. Secondo le previsioni, il turismo indigeno, che l’anno scorso ha contribuito alla progressione dei pernottamenti, dovrebbe raggiungere quest’anno livelli record.
Il direttore stima che la Svizzera potrà recuperare fino al 15% della clientela europea che è andata persa in seguito al deprezzamento dell’euro. Come si può notare dal grafico qui sotto, i pernottamenti di cittadini europei (non solo Ue) è in costante regressione negli ultimi sette anni.
Per completare il quadro non resta che sperare che il prossimo inverno ritorni “perlomeno nella media” per quel che riguarda la neve, ha aggiunto Schmid. Negli ultimi tre inverni infatti sulle Alpi svizzere sono stati registrati in media 14 cm di neve al di sopra dei 900 metri: la media degli ultimi 30 anni è invece di 30 centimetri.
La campagna invernale di Svizzera Turismo punta in particolare sull’altitudine e sull’estensione delle stazioni sciistiche. Con l’offerta “Upgrade your ski day”, chi acquista una giornaliera può ad esempio utilizzare gli impianti di risalita di una stazione già a partire dalle 15 del giorno precedente.
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