Spia svizzera arrestata in Germania?
Uno svizzero di 54 anni, arrestato venerdì a Francoforte per presunto spionaggio, è accusato di avere pedinato le autorità fiscali tedesche, secondo quanto rivelato dal suo avvocato al domenicale SonntagsBlick. A suo dire, l’uomo avrebbe agito su incarico dei servizi segreti svizzeri.
L’obiettivo dei pedinamenti era di scoprire quali autorità fiscali compravano CD con dati sul fisco e come si svolgevano esattamente questi acquisti. Il ministro delle finanze del Nord Reno-Westfalia Norbert Walter-Borjans ha espresso rammarico: “Se questa storia dovesse rivelarsi vera, sarebbe un grosso scandalo”.
Solo le autorità di questo Stato federale tedesco hanno comprato dal 2010 undici CD con dati fiscali di presunti evasori. Le informazioni erano state prima sottratte a banche svizzere. Le autorità fiscali in Nord Reno-Westfalia hanno pagato agli informatori complessivamente 17,9 milioni di euro. Per contro, hanno assicurato al fisco, secondo Walter-Borjans, fino a sette miliardi di euro supplementari attraverso richieste successive e autodenunce.
La Procura federale di Karlsruhe aveva fatto sapere venerdì che il 54enne svizzero, arrestato a Francoforte, era “fortemente sospettato” di essere stato attivo, da inizio 2012, per i servizi segreti “di una potenza straniera”. A Francoforte e nel vicino circondario di Wetterau, in Assia, sono stati perquisiti diversi locali abitativi e commerciali.
Anche il quotidiano tedesco “Die Welt” ha parlato di questo caso, specificando che il sospettato era attivo in Germania nel settore finanziario. Secondo il “SonntagsBlick” l’uomo è un ex poliziotto, che lavorava nel settore della sicurezza di una grossa banca svizzera. Contemporaneamente aveva lavorato come collaboratore indipendente del Servizio delle attività informative della ConfederazioneCollegamento esterno, i servizi segreti svizzeri.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) aveva confermato all’agenzia telegrafica svizzera venerdì di “aver conoscenza dell’arresto di un cittadino svizzero in Germania” e di non voler fornire ulteriori informazioni per non violare i diritti della personalità e della protezione dei dati. Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) si era limitato a dire di aver preso nota del comunicato diffuso dall’omologa autorità tedesca.
In Germania il 54enne rischia fino a cinque anni di carcere e, in caso di accertamento di “episodi gravi”, fino a 10 anni.
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