Avete esagerato, come quasi tutti, nell'acquistare cibo in abbondanza per le festività? Non sapete cosa fare degli ingredienti di troppo restati nel frigorifero? Beh, allora guardate come un ristorante a Londra utilizza gli alimenti rimasti. Un'occasione anche per riflettere sullo spreco alimentare.
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tvsvizzera.it/fra conRSI (TG del 26.12.2016)
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Lo spreco alimentare ha ormai raggiunto dimensioni ciclopiche, secondo gli ultimi dati della Fao ogni anno ammonta ad un terzo della produzione totale. Un’emergenza che a Londra ha ispirato l’apertura di un ristorante zero-sprechi, dove i piatti sono realizzati con ingredienti assolutamente commestibile, ma scartati dalla grande distribuzione.
Tagliare gli sprechi alimentari
Tagliare “gli sprechi alimentari del 50% entro il 2030” e fare dell’Europa una “regione leader a livello globale negli sforzi per combattere lo spreco alimentare con programmi di prevenzione in tutti i paesi e il coinvolgimento di tutte le parti interessate”. Con questo auspicio il commissario europeo alla salute Vytenis Andriukaitis ha inaugurato un mese fa i lavori della piattaforma Ue contro gli sprechi alimentari.
Sprechi in Europa
Si calcola che ogni anno in Europa vadano sprecati circa 88 milioni di tonnellate di alimenti, quasi il 20% di tutto il cibo prodotto, con costi per un valore di 143 miliardi di euro.
Il forum è composto da 70 membri, 33 rappresentanti di paesi membri dell’Ue e organizzazioni internazionali (OCSE, FAO, UNEP) e 37 rappresentanti del settore privato. I membri si incontreranno regolarmente (due incontri sono già in programma per il 2017) fino al 2019. L’obiettivo della piattaforma è individuare, condividere e sviluppare soluzioni praticabili per ridurre lo spreco nella filiera alimentare.
Produzione e sprechi
Nel 2050 la produzione agricola globale dovrà aumentare del 60% rispetto ai livelli attuali, per sfamare una popolazione mondiale che cresce senza sosta. Ma intanto oggi un terzo del cibo prodotto viene perso prima che arrivi sulle tavole.
La Fao, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione, in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione del 16 ottobre ha diffuso una serie di dati sul settore agricolo nel mondo, sul suo funzionamento (o malfunzionamento) e sul suo impatto sull’ecosistema.
Sprechi nel mondo
I dati sullo spreco alimentare sono impressionanti. Il cibo buttato, un terzo del totale prodotto, vale 2.600 miliardi di dollari all’anno. Questo spreco genera ben l’8% delle emissioni totali di gas serra. È quasi quanto genera il settore dei trasporti su strada.
Sfruttamento delle risorse
Per sfamare una popolazione mondiale che continua a crescere, nel 2050 la produzione agricola, come detto, dovrebbe aumentare del 60%. Ma il cambiamento climatico, con la desertificazione e gli uragani devastanti, è un grave ostacolo. “Già si riscontra un declino della produttività della coltura – scrive la Fao – ma per il 2050 un calo dal 10% al 25% potrebbe diventare un fenomeno diffuso”. Per la stessa data, “la pesca delle principali specie si ridurrà fino del 40% nelle zone tropicali, dove i mezzi di sussistenza dipendono fortemente dal settore ittico”.
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