Stoltenberg, “La Svizzera può salvare delle vite in Ucraina”
Il segretario generale della NATO, intervistato dalla radiotelevisione svizzera RSI, invita Berna a non porre vincoli all’esportazione di munizioni antiaeree fabbricate nella Confederazione di cui vi è estrema urgenza in Ucraina.
La vertenza riguarda i famosi proiettili da 35 mm in dotazione ai blindati tedeschi Gepard che la Germania ha fornito a Kiev. Per l’alto dirigente dell’Alleanza atlantica questo tipo di armamenti, per i quali il governo federale ha posto il veto alla loro consegna a Kiev da parte di Berlino, consentirebbero all’esercito ucraino di difendersi dagli attacchi dei russi alle infrastrutture sensibili e a salvare delle vite umane.
In proposito Jens Stoltenberg sottolinea che droni e missili russi si abbattono quotidianamente su centrali energetiche e idriche, lasciando la popolazione senza acqua, riscaldamento e gas. In questo senso, ha continuato il politico norvegese, l’aiuto elvetico potrebbe contribuire a proteggere i civili “dalla guerra brutale della Russia”.
Si tratta, ha continuato, di una decisione svizzera da rispettare, dettata dal principio di neutralità (che vieta a Berna di rifornire armi a uno dei contendenti impegnati in un conflitto, ndr), “ma se la Svizzera deciderà di farlo, salverà delle vite”, ha insistito.
A inizio novembre il ministro dell’economia elvetico Guy Parmelin aveva rifiutato la richiesta del suo omologo tedesco Christine Lambrecht di inviare all’Ucraina circa 12’400 munizioni da 35 mm di fabbricazione svizzera per i carri armati Gepard, poiché a suo giudizio tale consegna è giuridicamente impossibile a causa della neutralità (Berna aveva già rigettato una richiesta simile da parte di Berlino in primavera).
In merito all’avvicinamento in corso tra Svizzera e NATO, che hanno recentemente fatto sapere di voler intensificare la cooperazione in ambito internazionale, Jens Stoltenberg ha detto di apprezzare la collaborazione in corso in Kosovo, nella difesa informatica e in occasione di alcune esercitazioni.
“Se la Svizzera vuole, siamo pronti a fare di più”, ha precisato il segretario generale dell’Alleanza Occidentale. Da parte sua si dice favorevole ad approfondire ulteriormente le relazioni.
“Ovviamente è la Svizzera che deve decidere, la NATO non forzerà mai nessun paese a violare i suoi principi”, ha concluso Stoltenberg.
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