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Stop dei giudici federali alla riduzione dei posteggi in Ticino

Accolto il ricorso dei commercianti contro le modifiche regolamentari proposte dal governo per limitare il traffico. Ma il consigliere di Stato Zali non intende desistere

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Il Tribunale federale ha bocciato la proposta avanzata dal consigliere di Stato ticinese leghista Claudio Zali sui parcheggi a disposizione del personale di aziende e centri commerciali. Accogliendo il ricorso delle organizzazioni dei commercianti (DISTI e Federcommercio) la corte federale ha infatti annullato la modifica al Regolamento della legge sullo sviluppo territoriale con cui il Dipartimento del territorio intendeva sopprimere parte dei posti auto dei grandi generatori di traffico, che nel cantone è particolarmente intenso in determinati orari anche per l’elevato numero di frontalieri (oltre 60’000) che quotidianamente si recano in Ticino per lavorare.

Per il ministro leghista si tratta della seconda battuta d’arresto in pochi giorni al suo progetto. Il parlamento ticinese la settimana scorsa aveva infatti stralciato dal Preventivo 2015, e rinviata a un secondo tempo, la tassa di collegamento che avrebbe dovuto gravare sui proprietari di grandi superfici commerciali in funzione del numero dei loro posti auto. Il consigliere di Stato Zali, che attende comunque le motivazioni della sentenza del Tribunale federale, ritiene che sia stato determinante un vizio formale che verrà sanato nei prossimi mesi. “Il lavoro continua”, ha fatto sapere.

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