Festival di Lucerna, la cultura crea ricchezza
L’importanza di un evento che attira ogni anno migliaia di appassionati di musica classica non è soltanto culturale. Uno studio dell’Università di San Gallo, presentato lunedì, mostra che il Festival di Lucerna porta all’economia di città e regione un valore aggiunto di quasi 24 milioni di franchi.
Il Lucerne FestivalCollegamento esterno si svolge in tre momenti diversi dell’anno ed è una delle più prestigiose rassegne di musica classica al mondo. Tra Pasqua, estate e autunno porta a Lucerna oltre 100 mila visitatori.
Pubblico locale, nazionale e internazionale. Che spende.
L’indotto economico nel dettaglio
“Il denaro fluisce soprattutto nella ristorazione e negli alberghi, grazie alle spese dei visitatori”, chiarisce Roland SchererCollegamento esterno, co-direttore dell’istituto IMPCollegamento esterno dell’Università di San Gallo. “Ma poi c’è anche l’impiego del personale, l’occupazione del Kultur- und Kongresszentrum KKLCollegamento esterno, il commercio al dettaglio, e altre attività”.
I consumi legati al Festival generano un indotto superiore ai 21 milioni di franchi. Ma vanno contate anche le maggiori entrate fiscali per lo Stato, superiori al milione.
L’intero turismo di Lucerna, città e cantone, approfitta infine della copertura mediatica dell’evento nei media stranieri: un effetto pubblicitario valutato a un milione di franchi.
È giusto o no finanziare la cultura?
Il sostegno degli sponsor e i proventi della vendita di biglietti sono la principale fonte di finanziamento del Festival, che riceve però anche sovvenzioni dirette dallo Stato.
Aiuti non sempre ben visti. Perlomeno non fino a questo studio, che riaccenderà il dibattito politico sui finanziamenti, poiché afferma nero su bianco: la cultura crea ricchezza.
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