Swiss vuole riassumere 334 dipendenti licenziati
Prepensionamenti spontanei e obiettori al vaccino fanno saltare le previsioni della compagnia elvetica che si trova a corto di equipaggi.
La variante Omicron sta affossando il settore dell’aviazione civile, che si attendeva un boom durante le vacanze di fine anno per risollevare le sorti di un settore in crisi, ma Swiss sembra aver intrapreso una via contraria.
Dopo aver licenziato negli ultimi tempi diverse centinaia di assistenti di volo la compagnia elvetica si appresta a proporre a diversi suoi ex collaboratori un’offerta di riassunzione.
In una lettera interna la società controllata da Lufthansa ha informato i suoi impiegati che intende inviare in gennaio un’offerta di rioccupazione ai 334 dipendenti licenziati nell’ambito di una ristrutturazione.
Maggiori dettagli sono filtrati da un articolo del Blick nel quale viene anticipato che gli assistenti di volo potrebbero tornare a indossare la divisa già a partire da aprile mentre al personale sotto contratto viene avanzata la possibilità di aumentare l’orario di lavoro.
Il problema è emerso questo autunno, quando ci si è accorti che le partenze tra il personale di cabina sono state superiori al previsto, in particolare per l’eccesso di richieste di pensionamento anticipato e ora “siamo a corto di membri d’equipaggio”, ha indicato un portavoce di Swiss.
A pesare sulla situazione ci sarebbe poi il programma di vaccinazione obbligatoria entrato in vigore in dicembre che probabilmente provocherà un’ulteriore ondata di partenze.
Secondo indiscrezioni sarebbero 200 i dipendenti che si oppongono all’iniezione. Discussioni con il personale per cercare una soluzione sono in corso e agli indecisi è concessa la facoltà di sospendere il rapporto di impiego per un anno in attesa di una decisione.
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