Tarantino e il suo western sulle nevi
Da giovedì, sarà anche nelle sale della Svizzera italiana The Hateful Eight; nostra intervista al regista e all'attore Samuel L. Jackson
Da giovedì, sarà anche nelle sale della Svizzera italiana l’ultimo film di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, un western sulle nevi fitto di dialoghi teatrali con un’esplosione di violenza solo nella seconda parte.
A Beverly Hills, il nostro collaboratore Daniele Compatangelo ha intervistato il regista e uno dei protagonisti, l’attore Samuel L. Jackson.
Girato interamente in 70 mm, The Hateful Eight porta si il tipico stile neo western di Quentin Tarantino ma il regista spiega alla RSI come per questo sia stato ispitato da “Il Grande Freddo” di Sergio Corbucci e quanto la sceneggiatura sia la più teatrale che abbia mai scritto.
La storia si svolge nelle praterie innevate del Wyoming tra la diligenza su cui viaggiano un cacciatore di taglie Kurt Russel, la sua prigioniera e il maggiore Warren, Samuel L. Jackson. Dopo essersi fermati per il cattivo tempo in un rifugio, in cui sostano le diligenze, verranno accolti non dalla proprietaria ma da quattro furfanti.
“The Hateful Eight”, spiega Quentin Tarantino, “l’ho scritto in modo molto diverso dai miei soliti testi come, ad esempio, Bastardi Senza Gloria e Django, che, se vogliamo, erano dei lunghi romanzi. Per questo, ho scelto di scrivere direttamente i dialoghi come se fossero per il teatro e dopo tre versioni l’ho finito. Non avevo mai lavorato così e sono molto contento del prodotto che ne è uscito!”
Samuel L. Jackson, presenza storica nei film di Tarantino, ci ha invece spiegato la difficoltà nel recitare sotto la neve: “Mi sono divertito ma non ero per niente abituato a recitare sotto una tempesta di vera neve, anzi a camminarci sopra! Durante le riprese esterne e non è voluto, si vede proprio che faccio un passo ed è tutto ok poi faccio l’altro e sprofondo fino al ginocchio e faccio fatica a rimanere in piedi. Un freddo che non le dico…avevo neve dappertutto.”
“Mi sono sempre ispirato agli Spaghetti Western”, aggiunge Tarantino. “Gli italiani siano stati abilissimi nel creare film western adattando lo stile dell’opera e trasformadoli in vere operette western. Credo che si possa aprire un caso su come l’opera violenta si adatti perfettamente alla mia intera cinematorgrafia.”
The Hateful Eight, che ha già vinto un Golden Globe per le musiche di Ennio Morricone ed è in corsa con 3 nomination agli Oscar, è un film di tre ore con moltissimi dialoghi, dallo stile teatrale ma che racconta perfettamente il west di fine Ottocento.
Se la prima parte del film sembrerà un po’ lenta, la seconda sarà ricca di colpi di scena dove si mescolano insieme i gialli di Agatha Christie, il western all’italiana, lo stile dei film di André de Toth e lo splatter tipico di Tarantino.
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