Tornano ad aumentare i prezzi del carburante in Italia
I benzinai ticinesi tirano un sospiro di sollievo ma ancora non basta per vedere ritornare la clientela nella zona di confine. Ci vorrà almeno un mese per sapere se cambieranno le abitudini.
Lo sconto delle accise sul carburante applicato dal Governo italiano ha messo negli scorsi mesi a durissima prova i distributori svizzeri situati lungo la zona di confine.
Ieri, primo gennaio, è arrivato però l’annunciato reintegro di questa tassa: più 15 centesimi al litro su benzina e gasolio, aumento di 2,8 sul Gpl (gas di petrolio liquefatto). Un rialzo cui va aggiunta l’Iva e che quindi ha un impatto sui prezzi alla pompa di circa 18 centesimi al litro su benzina e gasolio e di 4,3 sul Gpl.
I prezzi, restando lievemente più bassi rispetto a quelli per esempio nel Mendrisiotto (ma non rispetto a quelli di altre zone del cantone), sono quindi comunque ancora interessanti per chi arriva dal Ticino. Il servizio odierno del Quotidiano:
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.