Tornano i treni passeggeri nel tunnel del San Gottardo
Un convoglio transiterà nel fine settimana nelle due direzioni. Intanto i lavori per il ripristino completo della galleria di base proseguono.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Da domani, venerdì, singoli treni passeggeri torneranno a percorrere il tunnel, interessato lo scorso 10 agosto dal deragliamento di un convoglio merci tedesco proveniente dall’Italia.
Le Ferrovie federali (FFS) hanno annunciato che circoleranno un treno in direzione sud il venerdì e uno in direzione nord la domenica. Il grosso del traffico all’interno della galleria di base continua ad essere quello delle merci, per un massimo di 90 treni al giorno. Una ventina di convogli vengono dirottati sulla vecchia linea panoramica.
Il via libera, parziale e limitato, alla ripresa del traffico viaggiatori era stato deciso dall’Ufficio federale dei trasporti e ora le FFS hanno stabilito le modalità concrete deciso di far transitare singoli convogli nei fine settimana.
I treni in circolazione
“È il momento in cui la domanda di passeggeri sull’asse del San Gottardo è più alta e in cui ci sono meno treni merci in circolazione e non vi è quindi il rischio di ridurre la capacità per il traffico cargo”, spiega una nota delle Ferrovie svizzere.
Nel dettaglio si tratterà di un treno che effettuerà il collegamento tra Zurigo e Lugano il venerdì sera e di un altro che la domenica sera percorrerà il tragitto Locarno-Zurigo. Inoltre, durante le vacanze autunnali nei cantoni della Svizzera tedesca – che dureranno fino al 15 ottobre – ci saranno due ulteriori convogli da Zurigo a Bellinzona il sabato mattina e uno da Lugano a Zurigo la domenica pomeriggio.
Con il nuovo orario che sarà introdotto a dicembre le cose dovrebbero migliorare per le viaggiatrici e i viaggiatori ticinesi e d’oltre Gottardo.
Ancora diversi mesi di lavoro
Le operazioni complicate di sgombero della galleria degli 80 carri del convoglio deragliato erano terminate il 24 settembre. Ora, nel prossimo mese, si procederà alla valutazione precisa dei danni e alla pianificazione del ripristino completo della galleria.
Per il ritorno all’operatività normale dell’infrastruttura alpina lunga oltre 50 km, hanno fatto sapere le e i tecnici delle FFS, dovranno passare ancora diversi mesi.
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