Turismo della spesa, si profila una battaglia sull’IVA
Berna e Roma intendono agire sulle quote di esenzione fiscale sugli acquisti effettuati oltre frontiera per tutelare le loro rispettive categorie di commercianti.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Per rendere meno conveniente la spesa oltre frontiera e tutelare il commercio indigeno il Dipartimento federale delle finanze (DFF) ha messo a punto un disegno di legge che prevede l’abbassamento, da 300 a 150 franchi, della soglia di esenzione dall’IVA per gli acquisti all’estero.
Il progetto, già anticipato dai media nelle scorse settimane, è stato messo in consultazione fino al 15 marzo 2024.
In sostanza le e i residenti che si recheranno all’estero dovranno dichiarare in dogana, a partire dal gennaio 2025, la loro spesa, se questa supererà i 150 franchi, e successivamente pagare la relativa imposta.
La proposta del DFF dà così seguito a una mozione approvata in Parlamento nell’autunno del 2021 e a due iniziative cantonali sullo stesso tema promosse da San Gallo e Turgovia.
Il compromesso del Governo
In realtà il Consiglio federale due anni fa aveva proposto di respingere la mozione, sostenendo che un limite di franchigia più basso avrebbe comportato un aumento notevole degli sdoganamenti di poco conto e, di conseguenza, un onere sproporzionato per l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) e per i cittadini.
Nella sua versione l’esecutivo il Dipartimento della sangallese Karin Keller-Sutter propone di ridurre il limite della franchigia a 150 franchi per persona poiché a suo giudizio una soglia di esenzione inferiore o l’eventuale adeguamento alla soglia in vigore nel Paese di provenienza incrementerebbero in modo eccessivo gli sdoganamenti e i controlli.
Oltre a modificare l’Ordinanza federale in vigore, osserva il DFF, occorrerà sviluppare le operazioni di sdoganamento delle merci assoggettate all’IVA in modalità digitale, presumibilmente attraverso l’app QuickZoll.
Il percorso non si presenta però del tutto lineare. La proposta ha già ricevuto le critiche, tra le altre, delle associazioni di difesa dei consumatori, che hanno fatto notare come si tratti di un provvedimento facilmente aggirabile, oltre onerosa a livello amministrativo-burocratico. Per eluderla, è stato fatto notare, basterebbe intensificare i transiti oltre frontiera o farsi accompagnare da più persone.
Aumentata la quota della Tax Free
Intanto, più o meno nello stesso periodo, in Italia si sta pensando, per ottenere l’effetto opposto e non far perdere fatturato ai propri commerci a ridosso del confine, di ridurre dagli attuali 154 a 70 euro la soglia a partire dalla quale l’acquirente extra UE è esonerato dal pagamento dell’IVA (o può chiederne il rimborso).
Una proposta in tal senso è contenuta nella legge di bilancio all’esame in queste settimane in Parlamento a Roma e dovrebbe entrare in vigore già dal prossimo anno.
Altri sviluppi
Altri sviluppi
Tax Free, l’Italia modifica le regole
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le legge di bilancio 2024 italiana amplia l’ambito dello sgravio IVA per favorire consumi degli stranieri, svizzeri compresi; al confine progetti per fidelizzare i ticinesi.
Nella guerra delle franchigie che si sta profilando, a tutela delle rispettive categorie di negozianti, non può però passare inosservata la diversa entità dell’IVA applicata nei due Paesi, che inevitabilmente va a incidere sulla portata del provvedimento. In Svizzera l’imposta sui consumi è al 7,7% (8,1% dal prossimo gennaio) mentre in Italia l’aliquota ordinaria è al 22%.
Se ne saprà comunque di più al termine della procedura di consultazione del progetto emanato da Berna.
In Svizzera una persona su dieci investe in criptovalute
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'11% delle persone in Svizzera investe in criptovalute. Piuttosto che per scopi lucrativi, le contrattazioni nascono tuttavia per pura curiosità.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Destinato a custodire le scorie radioattive per migliaia di anni, e tenuto conto dei pericoli per la popolazione e per l'ambiente, il progetto di un deposito geologico profondo a Stadel (ZH) dovrebbe essere sottoposto anche al giudizio del popolo.
Ignazio Cassis non vuole la prima classe per i funzionari della Confederazione
Questo contenuto è stato pubblicato al
I viaggi dei e delle funzionarie del DFAE hanno l'obbligo di viaggiare in economy dal primo settembre. Eccezioni sono possibili, ma sono sottoposte a previa autorizzazione.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'elettorato della città sulla Limmat è chiamato a esprimersi sull'uso del linguaggio inclusivo nei testi dell'amministrazione municipale.
In Italia 200’000 bambini sono in situazione di povertà alimentare
Questo contenuto è stato pubblicato al
In Italia 200'000 bambini tra zero e cinque anni di età vivono in povertà alimentare, ovvero in famiglie che non riescono a garantire almeno un pasto proteico ogni due giorni.
Grande solidarietà per la popolazione di Brienz, che entro domenica dovrà lasciare le sue case
Questo contenuto è stato pubblicato al
Gli abitanti di Brienz che si sono annunciati al Comune di Albula/Alvra hanno trovato una sistemazione. Anche le aziende agricole stanno evacuando animali e foraggio.
Usa: ai repubblicani maggioranza Camera di 218 seggi, media
Questo contenuto è stato pubblicato al
I repubblicani hanno ottenuto una maggioranza di 218 seggi su 435 alla Camera dei rappresentanti degli Usa, contro i 208 conquistati da democratici, ampliando la maggioranza che avevano nella scorsa legislatura e ottenendo così il controllo completo sul Congresso.
Vasta operazione contro il commercio online illecito a Zurigo
Questo contenuto è stato pubblicato al
Visto il forte aumento di ordini su piattaforme online estere, l'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) ha eseguito un controllo mirato nell'agglomerato di Zurigo. Sono stati scoperti farmaci non ammessi, marchi contraffatti e armi.
Preferire gli svizzeri nell’amministrazione federale? È contrario all’accordo con l’UE
Questo contenuto è stato pubblicato al
Tranne che per alcune funzioni legate alla sicurezza o alla giustizia, introdurre una preferenza per le candidate e i candidati svizzeri ai posti dell'amministrazione federale sarebbe contrario all'Accordo sulla libera circolazione delle persone.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Berna vuole arginare il turismo degli acquisti
Questo contenuto è stato pubblicato al
La ministra delle finanze starebbe valutando l'idea di abbassare la franchigia di 300 franchi per rendere meno interessante il turismo degli acquisti.
I margini spettacolari dei grandi distributori Coop e Migros
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Radiotelevisione svizzera di lingua francese RTS ha indagato sui margini applicati sui prodotti alimentari da parte delle due più grandi catene di supermercati elvetici. Il risultato: derrate vendute dal 50 al 110% in più di quanto vengono pagate a chi le produce.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Patti chiari torna sullo scottante argomento per raccontare le varie facce della spesa di confine. Dal confronto dei prezzi, che oggi con un franco più debole e con la pressione dei discount svizzeri rischia di non essere più cosi vantaggioso per la concorrenza italiana, alla qualità dei prodotti, in particolare frutta e verdura, fino alla beffa…
Fare la spesa all’estero per gli svizzeri potrebbe essere più caro
Questo contenuto è stato pubblicato al
In futuro il limite di franchigia sull'Iva per acquisti all'estero dovrebbe essere abbassato. Lo ha deciso martedì il Parlamento svizzero.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Dopo una tregua forzata causata dalle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19, il turismo dello shopping dei ticinesi in Italia è ripreso.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.