Tranquillità, dalla calma olimpica al silenzio
Galleggiare nei fiumi e mantenere il sangue freddo.
Tutto quello che volevate sapere sulla Svizzera, ma non avete mai osato chiedere. In chiave ironica e sfruttando gli archivi storici della televisione elvetica di servizio pubblico, la serie “Il miracolo svizzero” svela abitudini e manie nazionali. Prodotta dalla Radiotelevisione svizzera di lingua francese (RTS), la serie è stata adattata in italiano ed è disponibile in libero accesso sul sito della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI).
Sussurratori, e ministri in bicicletta
In questa puntata, si parte alla scoperta della leggendaria tranquillità elvetica. Un valore cui la cittadinanza è molto affezionata. L’autrice e moderatrice Martina Chyba suggerisce che il motivo della tendenza nazionale alla calma olimpica sarebbe “il buon senso”, una caratteristica che ricorre in tanti aspetti della ‘svizzeritudine’.
Scopriamo allora che a Ginevra esiste la professione di sussurratore, come spiega uno studente universitario impegnato nel bizzarro mestiere. La sera si aggira per le strade in cui ci siano bar affollati, per bisbigliare a chi fa festa che sarebbe meglio se parlasse a voce più bassa.
D’altronde nella Confederazione i ministri e le ministre, che qui si chiamano Consiglieri e Consigliere federali, non hanno una scorta di polizia e non è raro incontrarli in tram, in treno e anche in bicicletta. La discrezione è garantita – è raro che un passante o una cittadina decidano di importunarli.
Oltre al regime fiscale decisamente benevolo verso chi è molto ricco, sarà forse anche in virtù di cotanta discrezione, che cantanti e attrici celebri si rifugiano da noi?
Il gatto al guinzaglio
Il silenzio, infatti, a Elvezia è d’oro. Nei condomini alle 22 scatta l’ora del riposo e guai a non rispettarla. D’altronde ci sono così tante regole in ogni livello dell’amministrazione della cosa pubblica – dai quartieri, ai comuni, ai cantoni, fino alla Confederazione – che “tutto ciò che non è proibito, è obbligatorio!”, scherza l’autrice de “Il miracolo svizzero”.
Ogni episodio contiene contributi originali di comicità creati in sintonia con il tema della puntata.
Brigitte Rosset, Vincent Kucholl e Thomas Wiesel non risparmiano i colpi bassi, con un marcato tocco di cinismo. Suggeriscono le tre teste comiche che se la tranquillità sembrerebbe iscritta nel DNA elvetico, non sarà il caso di rivendicare il “valore di annoiarsi”?
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