Venerdì notte si è nuovamente verificata una frana di grandi dimensioni sui pendii del Pizzo Cengalo in Val Bondasca, presso Bondo. Fra le ore 20.30 e 22.30 una parte della massa rocciosa in movimento è scesa a valle. La frana non ha avuto grandi conseguenze e non ha causato un'immediata colata detritica.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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Tuttavia il pericolo di colate detritiche provenienti dalla Val Bondasca è, come nelle ultime due settimane, alto, indica in un comunicato diramato stamani il Comune di Bregaglia, di cui Bondo è una frazione.
Per ragioni di sicurezza i 140 abitanti sfollati delle frazioni di Bondo, Spino e Sottoponte sabato hanno avuto accesso alle loro case a partire da mezzogiorno. Ci sono rimasti solo fino alle 19.00, come ha riferito Christian Gartmann, portavoce del Comune di Bregaglia.
La strada cantonale del passo del Maloja che porta in Engadina è percorribile a senso unico alternato.
Il grosso scoscendimento era previsto. Per ora non è possibile stabilire quale sia la quantità di roccia franata visto che la nuvolosità maschera le pareti della montagna, ha detto Gartmann. Questi ritiene tuttavia che una gran parte della massa in movimento di cui si prevedeva il crollo – pari a 200mila-500mila metri cubi, un volume paragonabile a 200-500 case unifamiliari – è scesa a valle. Le autorità non sono per ora in grado di determinare se a breve termine si registreranno nuovi scoscendimenti.
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