Un’anticipazione dell’agenda legislativa svizzera
Il nuovo Parlamento svizzero si occuperà di un'ampia gamma di questioni nel corso della prossima legislatura. Ecco una breve panoramica.
POLITICA EUROPEA: Le relazioni tra l’UE e la Svizzera sono appena migliorate nel corso della legislatura che sta per concludersi. Dopo la fine dei negoziati per un accordo quadro, la Confederazione sta cercando di ricominciare da capo. Il Consiglio federale intende presentare una bozza di mandato negoziale entro la fine dell’anno. Tuttavia, deve convincere i sindacati delle misure di accompagnamento per ottenere una maggioranza. Per il momento, Bruxelles si rifiuta di estendere l’attuale via bilaterale o di prendere in considerazione un accordo di libero scambio puro.
Negoziati Svizzera-UE, la tabella di marcia dopo le federali
COSTI DELLA SALUTE: Da anni si discute di misure per contenere l’aumento dei costi sanitari. È l’argomento che preoccupa maggiormente svizzere e svizzeri. Ma le grandi riforme sono sempre fallite in Parlamento. In primavera, la popolazione voterà su due iniziative popolari. Il testo del Partito socialista chiede che le famiglie non spendano più del 10% del loro reddito per i premi assicurativi. Il Centro chiede l’intervento dello Stato quando i costi sanitari aumentano troppo rispetto agli stipendi.
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POLITICA FAMILIARE: Il Parlamento dovrà anche esaminare l’iniziativa sugli asili nido, lanciata dalla sinistra e dal centro. L’iniziativa mira a limitare le rette degli asili nido al 10% del reddito dei genitori. Dal 2003, la Confederazione ha sostenuto la creazione di nuovi posti negli asili nido per un importo di 451 milioni di franchi (474,3 milioni di euro).
Asili nido per tutti, l’iniziativa è formalmente riuscita
ENERGIA: dopo l’approvazione della grande riforma energetica e di due progetti temporanei per lo sviluppo dell’energia solare ed eolica, la prossima fase prevede un progetto per accelerare la costruzione di centrali solari, eoliche e idroelettriche.
Energia verde a base di nucleare e carbone?
CLIMA: il Parlamento sta discutendo la legge sulla CO2 per il periodo successivo al 2024. Il Senato ha ridimensionato un po’ le sue ambizioni. Con una maggioranza risicata, ha respinto la proposta del centro-sinistra di ridurre di tre quarti le emissioni di CO2 in Svizzera. Il campo borghese ha respinto la commissione sugli obiettivi di emissione per le automobili a partire dal 2030. Lo stesso ha fatto con il Consiglio federale, che voleva che i fondi della tassa sul CO2 fossero destinati al Programma Edifici.
La Legge sul CO2 torna in Parlamento
MIGRAZIONE/ASILO: il forte aumento delle richieste di asilo e dell’immigrazione ha aiutato l’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice) durante la campagna elettorale. Il Parlamento ha recentemente respinto a netta maggioranza le sue richieste di una gestione più autonoma dell’immigrazione. Tuttavia, il partito ha ancora in serbo l’iniziativa popolare “No a una Svizzera da 10 milioni di abitanti”. Il Consiglio nazionale ha appoggiato a stretta maggioranza la richiesta del Partito liberale-radicale (PLR, destra) di non trattare le domande d’asilo di persone provenienti da Paesi terzi sicuri, senza eccezioni.
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ESERCITO: La sinistra e la destra sono impegnate in una giostra oratoria quando si tratta di progetti di armamento e di approvvigionamento per l’esercito. L’ala destra del Parlamento è riuscita a stanziare di anno in anno più fondi per la modernizzazione. Tuttavia, i progressi saranno più lenti di quanto inizialmente previsto a causa della tesa situazione finanziaria.
Il capo dell’esercito svizzero auspica maggiore collaborazione con NATO e UE
ESPORTAZIONI DI MATERIALE BELLICO: Negli ultimi mesi, il Parlamento ha discusso in diverse occasioni la possibilità di autorizzare i Paesi di destinazione del materiale bellico svizzero a riesportarlo, al fine di fornire un sostegno indiretto all’Ucraina. Una commissione del Consiglio nazionale sta attualmente lavorando a un progetto di legge. Contro il parere della sinistra, il Senato ha deciso di consentire al Consiglio federale di autorizzare eccezioni all’obbligo di autorizzazione per le transazioni con l’estero in determinate circostanze, in particolare a favore di un’influenza indebita sulla Svizzera.
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DISPOSIZIONE SULLA VECCHIAIA: Il Consiglio federale ha già ricevuto il mandato di riformare l’AVS in seguito all’aumento dell’età pensionabile delle donne a 65 anni. Nel marzo 2024, il popolo voterà sulla riforma del secondo pilastro, che la sinistra combatte con un referendum. Se il progetto verrà respinto, il Consiglio federale e il Parlamento dovranno rimettere mano alla riforma. Il regime pensionistico di vecchiaia deve far fronte all’imminente pensionamento della generazione dei babyboomer e al crescente numero di pensionati rispetto alla popolazione attiva.
Il Parlamento è contrario al pensionamento a 66 anni
DONAZIONE DI OVULI: Il Parlamento ha incaricato il Consiglio federale di legalizzare la donazione di ovuli, per evitare che le coppie sposate si rechino all’estero per realizzare il loro desiderio di avere un figlio attraverso questo sistema, vietato in Svizzera. Una stretta maggioranza del Senato ha appoggiato questa richiesta. Le proposte del Consiglio federale non sono ancora note.
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MEDIA: Dopo il fallimento del pacchetto di aiuti ai media alle urne, nuove proposte sono all’esame del Parlamento. Le commissioni competenti vogliono salvare gli elementi non controversi, in particolare l’estensione del sostegno indiretto alla stampa. Il Consiglio federale deve ancora decidere su un’iniziativa per ridurre il canone radiotelevisivo da 335 franchi a 200 franchi. L’iniziativa è stata lanciata, tra gli altri, dall’UDC.
“200 franchi bastano”, sondaggio sulle intenzioni di voto
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