Un Benigni d’annata a Locarno
La sorprendente vita notturna ticinese di Roberto Benigni e Jim Jarmusch, raccontata in occasione della proiezione in Piazza Grande di "Down by Law" nel 1986. Dagli Archivi della RSI.Collegamento esterno
A inizio settembre Roberto Benigni, già vincitore dell’Oscar con “La vita è bella” nel 1999, ha potuto aggiungere alla sua ricca bacheca di trofei conseguiti in ambito cinematografico anche il Leone d’oro alla carriera che gli è stato consegnato nella serata inaugurale della 78esima Mostra del cinema di Venezia.
“Io mi meritavo un gattino mentre un Leone d’oro qui a Venezia è il premio più luminoso che si possa immaginare in Italia e nel mondo”, ha detto alla premiazione l’attore-regista toscano.
Nella sua lunga carriera Roberto Benigni è passato anche dalla Svizzera, in particolare dal suo festival più importante, quello di Locarno che si svolge nella prima metà d’agosto e che da sempre ha un occhio di riguardo sulla cinematografia italiana.
Così è stato nel 1986 quando il comico e cineasta aretino è stato ospite della manifestazione culturale ticinese in occasione, della proiezione in Piazza Grande di Daunbailò (Down by Law), pellicola di Jim Jarmusch nella quale Roberto Benigni è affiancato agli attori Tom Waits e John Lurie, oltre alla futura moglie Nicoletta Braschi.
Nell’intervista che segue, rilasciata a Michele Fazioli per il Quotidiano del 15 agosto di quell’anno, dell’allora Televisione svizzera TSI, l’istrionico artista toscano improvvisa da far suo un esilarante e surreale aneddoto sui suoi trascorsi nella cittadina svizzera in riva al Lago Maggiore.
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