La televisione svizzera per l’Italia

“È stato un errore assumere un italiano”

Le parole del capo del Dipartimento delle istituzioni ticinese Norman Gobbi, intervistato da un quotidiano zurighese, sono diventate un caso che sta prendendo i contorni di una crisi diplomatica. Sabato è arrivata la risposta dell’ambasciatore italiano Marco del Panta: “Non ci risultava che gli italiani avessero il monopolio della corruzione". 

Contenuto esterno

La frase incriminata è anche il titolo dell’intervistaCollegamento esterno che il responsabile del dipartimento delle istituzioni ticinese Norman Gobbi ha rilasciato al quotidiano zurighese Tages Anzeiger in merito allo scandalo dei permessi falsi che ha investito l’Ufficio della migrazione del cantone e nel quale è coinvolto un 28enne di origini italiane.

Altri sviluppi

Altri sviluppi

Vendita illegale in Ticino di permessi di dimora

Questo contenuto è stato pubblicato al Le manette sono scattate martedì grazie alla segnalazione alla magistratura da parte della Sezione della popolazione, la stessa che normalmente rilascia legalmente i permessi. Si tratta di un 25enne, già titolare di un’impresa di costruzione di Bellinzona ora in liquidazione, di un 27enne, di un 28enne impiegato dello Stato e una 28enne ex impiegata dell’Ufficio…

Di più Vendita illegale in Ticino di permessi di dimora

L’esponente del Governo ticinese ha detto che l’errore di base dello scandalo è stato “assumere un italiano” all’interno dell’amministrazione cantonale, quando invece uno svizzero non avrebbe avuto alcuna chance di avere le stesse opportunità nella Penisola.

“Felici di avere svizzeri nell’amministrazione italiana”

L’ambasciatore italiano in Svizzera Marco del Panta ha risposto con una presa di posizione ufficiale dai toni garbati, ma decisi: “Riteniamo inopportuno trattare la questione dal punto di vista della nazionalità. Non ci risultava che gli italiani avessero il monopolio della corruzione. Non è neanche vero che nella pubblica amministrazione italiana non ci sono svizzeri: ce ne sono, e siamo felici di averne”.

In attesa della consueta riunione governativa che si terrà mercoledì, il diretto interessato, Norman Gobbi, non cede, e continua a difendere la sua posizione su Facebook. Secondo il capo del dipartimento delle istituzioni ticinese assumere solo cittadini svizzeri negli uffici cantonali servirebbe a garantire la sovranità dello Stato. 

Gobbi cita inoltre l’iniziativa popolare dell’Unione democratica di centro (UDC, destra conservatrice)  “Prima i nostri“, approvata da 56mila ticinesi lo scorso settembre, che introduce nella costituzione cantonale il principio della preferenza indigena nelle assunzioni.

Contenuto esterno

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR