Investire 18 mila franchi per rifugiato all'anno per favorire e agevolare la loro integrazione nel mondo del lavoro. Questo l'obiettivo dell'Agenda integrazione elaborata dalle autorità federali e cantonali.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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L’Agenda integrazione si pone come obiettivo di sfruttare al meglio le potenzialità delle persone che possono restare in Svizzera: si stima che il 70% di costoro in età lavorativa possa integrarsi in modo duraturo nel mercato del lavoro e provvedere quindi ai propri bisogni e a quelli della loro famiglia a lungo termine.
Obiettivi chiari
L’obiettivo è fare in modo che dopo tre anni tutti i rifugiati e le persone ammesse provvisoriamente abbiano conoscenze di base di una lingua nazionale. Almeno la metà degli adulti dovrà essere integrata nel mercato del lavoro dopo sette anni.
Onere finanziario
L’onere dell’integrazione ricade soprattutto sui Cantoni. Per questo la Confederazione garantirà una somma forfettaria di 18 mila franchi per persona (oggi 6 mila). Stimando in 11 mila il numero di rifugiati riconosciuti e delle persone ammesse provvisoriamente, a breve termine il processo di integrazione si tradurrà in maggiori uscite annuali per le casse federali di 132 milioni.
Tuttavia, secondo il comunicatoCollegamento esterno, non si tratta di denaro speso a fondo perso. Sulla base di un calcolo matematico, grazie alla veloce integrazione nel mercato del lavoro per ogni adulto tra i 26 e i 49 anni il settore pubblico potrà risparmiare in media 90 mila franchi circa.
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