Una petizione chiede la revoca del dottorato honoris causa a Mussolini
In occasione di una conferenza-dibattito sul tema organizzata giovedì all'Università di Losanna, un comitato ha presentato una petizione munita di 1'200 firme per revocare il dottorato honoris causa conferito a Benito Mussolini dall'ateneo vodese nel 1937.
Questo contenuto è stato pubblicato al
2 minuti
tvsvizzera.it/mar
È decisamente un’annosa questione quella legata al dottorato del dittatore italiano. Dopo che un anno fa l’Università di Losanna (UNIL) aveva deciso di non revocare il prestigioso titolo al dittatore italiano, un comitato è tornato alla carica, presentando una petizione in tal senso.
“Gli eventi storici possono e devono essere continuamente esplorati e reinterpretati in modo da diventare una fonte di apprendimento continuo per le generazioni successive. Questa continua reinterpretazione può e deve anche portare a decisioni sulle scelte fatte in passato”, spiega il comitato promotore sul suo sitoCollegamento esterno.
Revocare il dottorato honoris causa conferito a Mussolini “sarebbe un’espressione di rispetto per le milioni di vittime e sottolineerebbe la difesa dei valori di coloro che oggi si oppongono alla rinascita di idee e atteggiamenti che, 100 anni fa, hanno costituito l’inizio del più grande terrore che il mondo abbia conosciuto nel XX secolo”.
Un anno fa, dopo che era riesplosa la polemica, l’ateneo vodese aveva deciso di non compiere un simile passo, pur concedendo che l’università nel 1937 era “venuta meno alla sua missione e ai suoi valori accademici fondati sul rispetto dell’individuo e della libertà di pensiero”.
Nello stesso tempo, l’UNIL aveva deciso di prendere quattro provvedimentiCollegamento esterno per guidare una “politica basata sulla memoria”: la pubblicazione degli archivi legati a questa vicenda su un sito apposito, la creazione di un fondo per lanciare dei progetti di studio, l’istituzione di un premio di ricerca e la sensibilizzazione del corpo studentesco alle ideologie fasciste.
Piattaforme online, gli esperti consigliano una strategia olistica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le piattaforme online, come i social network o i motori di ricerca, influenzano la formazione dell'opinione pubblica e quindi la democrazia. La Commissione federale dei media (COFEM) raccomanda dunque una strategia olistica per controllarle.
Statuto S, tre ucraini su dieci in Svizzera lavorano
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sempre più rifugiati ucraini in Svizzera hanno un lavoro. Il tasso di occupazione delle persone a beneficio dello statuto S di protezione era di poco inferiore al 30% alla fine del 2024.
WEF 2025, Trump non parteciperà (di persona), mentre Zelensky sarà a Davos
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente eletto statunitense Donald Trump parteciperà al Forum economico mondiale (WEF) 2025 di Davos (GR) tramite videoconferenza. L'intervento del repubblicano è previsto per giovedì 23 gennaio, ha annunciato oggi il presidente del WEF Børge Brende.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Premio Wakker 2025 è stato assegnato al comune di Poschiavo (GR) per aver saputo combinare tradizione e progresso diventando un modello per il futuro delle regioni di montagna.
Preoccupano le pratiche di polizia e le carceri affollate in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Comitato europeo contro la tortura è preoccupato per le pratiche di polizia applicate in Svizzera e per le carceri sovraffollate.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il produttore di cioccolato Lindt & Sprüngli è riuscito ad aumentare le vendite l'anno scorso, nonostante l'incremento del costo delle materie prime agricole. Il gruppo zurighese ha perfezionato i propri obiettivi finanziari.
“I prezzi degli skipass in Svizzera non sono trasparenti”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La Fondazione svizzero-tedesca per la protezione dei consumatori (SKS) critica le stazioni sciistiche per la loro offerta di "prezzi flessibili": a suo avviso, spesso manca la trasparenza quando si tratta di abbonamenti stagionali e carte giornaliere.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il rapporto della Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) su Credit Suisse (CS) conferma che UBS ha pagato un prezzo troppo basso per rilevare l'istituto concorrente.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nelle famiglie svizzere si rinuncia sempre di più alla carne: la quota di quelle che consuma prodotti animali senza restrizioni è passata da circa il 71% nel 2022 a circa il 64% l'anno scorso, indica un'indagine dell'Università di San Gallo.
Iran, riunione a Ginevra con Francia, GB e Germania sul nucleare
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'Iran e i Paesi del gruppo noto come E3 - Gran Bretagna, Francia e Germania - si sono incontrati a Ginevra per discutere del programma nucleare di Teheran ad appena una settimana dall'insediamento del presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Il dottorato honoris causa a Mussolini rimane
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nonostante sia stata un “grave errore”, l’Università di Losanna (UNIL) non revocherà la laurea honoris causa conferita a Benito Mussolini nel 1937.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.