Anche Ginevra si è tinta di viola
Keystone / Magali Girardin
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
Sono passati 30 anni dal primo storico sciopero delle donne (era il 14 giugno 1991) e anche oggi migliaia di persone sono tornate a manifestare in piazza in diverse città svizzere per chiedere migliori condizioni di lavoro per le donne, un sistema di pensioni più idoneo e la presa a carico della cura dei bambini anche da parte della società.
La giornata è iniziata in diverse località con un “risveglio viola”: l’acqua delle fontane è stata tinta con un colorante alimentare viola, il colore che nella Confederazione contraddistingue le rivendicazioni di stampo femminista. Stando alle promotrici dell’azione, si tratta di un’acqua innocua per “le donne, le madri, i bambini e tutto ciò che striscia e vola”, ma non “per il patriarcato, per la disuguaglianza salariale o per la violenza domestica, strutturale e sessuale”.
Contenuto esterno
Eventi sono stati organizzati da numerose associazioni, collettivi, organizzazioni sindacali e partiti: in un video diverse esponenti del Partito socialista (PS) hanno spiegato i vari perché dello sciopero, che vanno dal fatto che in Svizzera una donna viene uccisa ogni due settimane, alle pensioni considerate insufficienti, passando dalle ancora troppo presenti disparità salariali e dal molto lavoro femminile che tuttora viene svolto a titolo gratuito (faccende domestiche e cura dei bambini in primis).
Un momento saliente della giornata è stato alle 15.19: da quell’ora infatti, a parità di impiego, secondo i calcoli delle promotrici, le donne non vengono più pagate fino alla fine della giornata. Gli uomini sì. Disparità salariale che è peggiorata rispetto al 2019 (quando l’ora fatidica erano state le 15.24) e le cui cause vanno ricercate nella crisi pandemica, che ha avuto un impatto maggiore sul lavoro femminile.
Cortei, manifestazioni, discussioni, ma anche pic-nic, seminari, letture collettive: la giornata è stata caratterizzata da decine di attività il cui scopo comune è stato quello di rivendicare la causa femminista nelle sue varie forme.
Perché il 14 giugno?
Il 14 giugno viene considerato una data chiave dal movimento femminista elvetico poiché in questa data nel 1981 popolo e cantoni accettarono di ancorare nella Costituzione il principio della paritàCollegamento esterno: “Uomo e donna hanno uguali diritti. La legge ne assicura l’uguaglianza, di diritto e di fatto, in particolare per quanto concerne la famiglia, l’istruzione e il lavoro. Uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale valore”. Dieci anni più tardi, nel 1991, centinaia di migliaia di donne parteciparono ad azioni di protesta per i loro diritti, all’insegna dello slogan “Se le donne vogliono tutto si ferma”.
I partiti anti-migranti hanno più successo sui confini grazie alla retorica
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il successo dei partiti critici nei confronti della migrazione nelle regioni di confine svizzere non è dovuto alle reali minacce causate dall'immigrazione, ma piuttosto alla narrazione di queste formazioni politiche.
Una sciatrice 76enne è morta dopo una caduta sulle piste a Davos Wolfgang
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una donna di 76 anni è deceduta lunedì all'Ospedale cantonale dei Grigioni, dopo aver riportato gravi ferite a seguito di una caduta domenica sulle piste nella località Davos Wolfgang.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo specialista del cioccolato Lindt & Sprüngli ha ottenuto ottimi risultati nel 2024, superando le previsioni. Gli azionisti possono esserne felici.
OK del Nazionale al sostegno indiretto alla stampa regionale e locale
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il sostegno indiretto alla stampa regionale e locale (oggi 30 milioni di franchi) va senz'altro esteso, ma gli importi messi a disposizione inizialmente vanno rivisti al ribasso (40 anziché 45 milioni rispetto al progetto commissionale).
I dazi statunitensi contro Messico, Canada e Cina sono entrati in vigore
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono entrati in vigore martedì i nuovi dazi commerciali decisi dall'amministrazione statunitense nei confronti di Cina, Canada e Messico.
Pubblicità sul tabacco, ancora eccezioni per i giornali
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nel settembre scorso, il Nazionale aveva stabilito il divieto di pubblicità per sigari e sigarette in riviste e giornali, a meno che si tratti di pubblicazioni destinate all'estero o ai professionisti del settore.
Uno svizzero confessa di aver rapinato il casinò di Bregenz, in Austria
Questo contenuto è stato pubblicato al
La polizia del Vorarlberg, in Austria, ha arrestato un 25enne argoviese che ha commesso una rapina a mano armata la scorsa notte al casinò di Bregenz. Lo indicano gli inquirenti austriaci in una nota, precisando che il malvivente è reo confesso.
Dipendenze Svizzera denuncia il “business delle dipendenze”
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'alcool, i prodotti a base di tabacco e nicotina, il gioco d'azzardo e i videogiochi generano miliardi per i relativi settori che hanno tutto l'interesse a opporsi a progetti di legge motivati da esigenze di sanità pubblica, afferma Dipendenze Svizzera.
Più voce ai Cantoni sui premi delle assicurazioni malattia
Questo contenuto è stato pubblicato al
I Cantoni devono essere più coinvolti sull'approvazione dei premi di cassa malati proposti sul loro territorio. Approvata una modifica della legge sulla vigilanza sull'assicurazione malattie.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Violenza sessuale: “Se è no, è no”
Questo contenuto è stato pubblicato al
A livello federale è attualmente in corso un processo di revisione del diritto penale in materia di crimini di natura sessuale.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.