Il Tribunale di Milano ha condannato oggi il fondatore della Lega Nord Umberto Bossi a due anni e tre mesi di carcere per aver usato fondi del partito a fini personali. Per la stessa imputazione suo figlio Renzo ha ricevuto una pena di un anno e mezzo.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 10.7.2017)
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Sotto la scure del giudice monocratico Marialuisa Balzarotti è finito anche l’ex tesoriere del Carroccio Francesco Belsito, cui sono stati inflitti due anni e sei mesi per appropriazione indebita.
Sono state quindi accolte in pieno le richieste del pm Paolo Filippini: dalle indagini era emerso che tra il 2009 e il 2011 l’ex tesoriere della Lega si era appropriato di circa mezzo milione di euro, mentre il presidente federale a vita del movimento padano avrebbe speso con i fondi del partito oltre 208’000 euro.
A Renzo Bossi sono stati invece addebitati più di 145’000 euro, tra cui migliaia di euro in multe, tremila euro di assicurazione auto, 48’000 euro per comprare una potente auto (una Audi A6) e 77’000 euro per la “laurea albanese”.
“Me l’aspettavo, non ho nulla da rimproverarmi. È solo il primo grado, andiamo avanti”, ha commentato il figlio dell’ex Senatur presente in aula, che ha aggiunto di essere stato “assolto da una parte delle accuse e dopo cinque anni non ci sono ancora le prove che io abbia preso i soldi”.
Da parte sua Francesco Belsito ha parlato di “sentenza ingiusta” mentre il governatore lombardo Roberto Maroni ha affidato il suo pensiero a Twitter: “Mi spiace per Umberto, persona straordinaria. Mi spiace per lui, non per quelli che hanno sfruttato lui e la sua malattia in modo vergognoso”.
Il segretario della Lega Matteo Salvini ha affermato che la condanna di Bossi “dispiace dal punto di vista umano” ma “fa parte però di un’altra era politica”. La Lega, ha continuato Salvini “ha rinnovato uomini e progetti”.
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