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Mai così poco vino negli ultimi 40 anni

Era dal 1978 che i vigneti svizzeri non facevano registrare una resa così bassa. Sulla raccolta hanno inciso soprattutto le gelate notturne di aprile e le grandinate di agosto.

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La vendemmia 2017 non entrerà di certo negli annali: 79 milioni di litri di vino prodotti, ossia 28,5 milioni in meno rispetto all’anno precedente, rappresentano il livello più basso degli ultimi 40 anni.

In un comunicatoCollegamento esterno diramato lunedì, l’Ufficio federale dell’agricoltura (Ufag) ricorda che i vigneti hanno subito danni ingenti in seguito alle gelate di aprile e alle grandinate abbattutesi su alcune regioni in agosto. Inoltre, “l’estate piovosa del 2016 ha pregiudicato la fioritura delle piante di vite e di conseguenza la formazione dei grappoli nel 2017”.

L’estate torrida e secca – quella del 2017 è stata la terza più calda dall’inizio delle misurazioni – ha poi causato un forte stress idrico per le piante: gli acini erano così più piccoli e meno succosi. Ciò che significa però anche tenore più elevato in zucchero e quindi uva di buona qualità.

In media, la domanda di vino svizzero si aggira sui 100 milioni di litri. Dopo quelle del 2013 (84 milioni di litri), del 2014 (93 milioni) e del 2015 (85 milioni), la vendemmia 2017 è la quarta, nell’arco di cinque anni, a rimanere al di sotto dei livelli di consumo.

Produzione principalmente in Romandia

La produzione vinicola svizzera si concentra soprattutto nella Svizzera francese: dei 14’750 ettari coltivati a vigna nel paese, quasi 11’000 si trovano infatti in Romandia, in particolare nei cantoni Vallese e Vaud. Nella Svizzera tedesca, la superficie è di 2’600 ettari, mentre in Ticino di poco più di 1’000 ettari.

Tra i vitigni, quelli più coltivati sono di gran lunga lo Chasselas (bianchi) e il Pinot nero. Il Merlot, molto diffuso in Ticino, arriva solo in terza posizione.

La maggior parte della produzione viene consumata in Svizzera. Nel 2016, sono infatti stati esportati solo 12 milioni di litri, stando alle statistiche dell’Ufag.

Per quanto riguarda le importazioni, gli svizzeri apprezzano soprattutto i vini italiani. Il 40% dell’import riguarda infatti vini prodotti nella Penisola. Seguono Francia (21%) e Spagna (17%).

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