Vendita di cannabis nelle farmacie: Basilea lancia la sperimentazione
Grazie ad una modifica della legge volta a combattere la proliferazione del mercato nero, verrà studiato l'effetto dell'uso ricreativo di marijuana su un campione di circa 400 consumatori abituali adulti. Il test durerà due anni e mezzo e avrà un costo di 300'000 franchi.
Il primo studio sperimentale in Svizzera sulla vendita controllata di canapa ad uso ricreativo in alcune farmacie scelte si terrà a Basilea Città ad estate inoltrata. Lo ha comunicato oggi l’Ufficio federale della sanità pubblicaCollegamento esterno (UFSP).
Quest’ultimo, che ha autorizzato la ricerca alla quale parteciperanno solo adulti (circa 400), spera di raccogliere dati per il futuro disciplinamento legale di questa sostanza.
Il progetto – svolto congiuntamente dall’Università di Basilea, dalle cliniche psichiatriche universitarie e dal Dipartimento della sanità di questo cantone – dovrà fornire conoscenze sugli effetti dell’accesso controllato alla canapa, in particolare sulla salute dei consumatori, le loro abitudini di consumo o il mercato nero.
Maggiorenni, già consumatori di marijuana
Stando a quanto comunicato oggi dal Dipartimento della sanità di Basilea Città, i partecipanti saranno reclutati quattro settimane prima dell’inizio dello studio. La partecipazione è aperta alle persone dai 18 anni in su che già consumano cannabis e risiedono nel cantone. Lo studio durerà due anni e mezzo. Il credito approvato è di 300 mila franchi.
Dal 15 maggio scorso, grazie a una modifica della Legge sugli stupefacentiCollegamento esterno adottata dal Parlamento nel 2020, è possibile svolgere in Svizzera sperimentazioni pilota, limitate sotto il profilo temporale e spaziale, sulla cessione controllata della canapa a scopi non medici. Da allora l’UFSP ha ricevuto alcune richieste in tal senso, approvando per il momento il progetto di Basilea Città: qui si studierà la vendita legale di canapa nelle farmacie. In questo modo si intende garantire una consulenza specialistica ai consumatori circa il consumo a basso rischio.
Condizioni severe
I progetti pilota sulla canapa devono sottostare a rigide condizioni per quanto riguarda la protezione della salute e della gioventù. Per questo, allo studio possono prendere parte solo adulti, e il loro stato di salute dovrà essere monitorato costantemente. Sarà vietata ogni forma di pubblicità.
Inoltre, i derivati della canapa devono soddisfare requisiti di qualità elevati ed essere coltivati biologicamente. La cessione di canapa utilizzata per questo studio sarà sanzionata e, in caso di recidiva, comporterà l’esclusione dalla sperimentazione pilota.
Ampliare le conoscenze
In Svizzera è proibito al momento coltivare, importare, produrre o vendere canapa. Nonostante ciò, il consumo è diffuso, il mercato nero prospera e la sicurezza dei consumatori non è quindi garantita.
Alcuni sondaggi mostrano che una maggioranza della popolazione è aperta a riconsiderare in maniera sostanziale l’uso della canapa, a scopi ricreativi, nei prossimi anni.
Altri sviluppi
Le sperimentazioni pilota serviranno ad ampliare le conoscenze relative ad altre forme di regolamentazione (per esempio la vendita regolamentata in farmacia) e a fornire una base – scientificamente valida e accettata dalla popolazione – per il futuro disciplinamento legale.
Ripercussioni socioeconomiche
Lo studio punta a fornire conoscenze sugli effetti di un accesso controllato alla canapa in termini di salute fisica e psichica dei consumatori e di comportamenti legati al consumo. Consentiranno anche di esaminare gli aspetti socioeconomici, come le ripercussioni sulla capacità lavorativa (assenteismo) o sulla famiglia e sulle relazioni sociali dei consumatori.
Anche gli effetti sul mercato locale degli stupefacenti illegali, sulla protezione della gioventù e sulla sicurezza pubblica potranno essere oggetto di studi scientifici. Gli interrogativi concreti della ricerca dipenderanno tuttavia dai rispettivi progetti di ricerca.
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.