Le due Coree di sono impegnate a trasformare entro il 2018 l'armistizio siglato nel 1953 in un vero e proprio trattato di pace. Lo prevede la dichiarazione congiunta firmata dai leader Moon Jae-in e Kim Jong-un durante il vertice in corso nella zona demilitarizzata di Panmunjeom.
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Dopo 65 anni la Guerra di Corea potrebbe finalmente conoscere la parola “fine”. L’armistizio tuttora in vigore si trasformerà ancora entro quest’anno in un trattato di pace.
Durante il vertice Moon Jae-in e Kim Jong-un hanno inoltre convenuto sull’impegno di completare la denuclearizzazione della penisola coreana, concordando anche di ridurre gli arsenali convenzionali a sostegno degli sforzi per ridurre le tensioni militari e rafforzare la pace nella penisola.
In tal senso Kim Jong-un ha dichiarato che non rovinerà più il sonno del presidente sudcoreano a causa del lancio di missili balistici, quale effetto dello stop ai test nucleari e balistici annunciato la scorsa settimana. “Abbiamo aspettato a lungo questo momento per molto tempo e quando è giunto abbiamo realizzato che siamo una nazione, che siamo vicini – ha aggiunto Kim, concludendo che “siamo legati dal sangue e i compatrioti non possono vivere separatamente”.
L’albero della pace
Moon Jae-in e Kim Jong-un hanno piantato un pino a sud del confine di Panmunjeom, simbolo dei migliori auspici per la penisola, scoprendo una roccia su cui sono scolpiti i nomi dei leader e la frase “qui piantiamo pace e prosperità”.
Alla base dell’albero, germogliato nel 1953, alla fine della Guerra di Corea, i leader hanno sistemato il terreno del monte Halla nell’isola di Jeju e del monte Paektu, i punti più a sud e a nord della penisola. Sul pino è stata poi versata acqua dei fiumi Han di Seul e Taedong di Pyongyang.
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