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Via mascherina all’aperto in Italia al più tardi il 2 luglio

persone in piazza
'"Eliminare la mascherina" all'aperto "è un grande segnale a tutta l'Europa, per dire che l'Italia vuole essere protagonista di questa nuova fase", ha dichiarato il ministro degli esteri Luigi Di Maio. Keystone / Mourad Balti Touati

Il 28 giugno o il 2 luglio: sono le due date su cui dovrà statuire il Governo italiano per abrogare l'obbligo di mascherina all'aperto.

“Ci sono le condizioni per togliere la mascherina”: è questa l’indicazione del Comitato tecnico scientifico (Cts), riunito lunedì per oltre due ore per valutare ulteriori allentamenti delle restrizioni imposte per lottare contro la propagazione del coronavirus.

A dover decidere sulla data sarà il Governo. I giorni favoriti potrebbero essere il 28 giugno, quando anche l’ultima regione gialla, la Val d’Aosta sarà bianca, o una settimana dopo, il 5 luglio.

Secondo gli esperti del Cts sarebbe opportuno comunque mantenere il distanziamento, se non si è congiunti, e la mascherina andrà comunque indossata nei luoghi a rischio assembramento all’aperto così come sui mezzi di trasporto ma non quando si è a tavola.

Una persona su quattro completamente vaccinata

Sulla decisione ha influito anche la percentuale di vaccini somministrati in Italia (al momento già oltre il 53% della popolazione ha almeno una dose e circa il 27% ha fatto completato il ciclo). Numeri costanti di somministrazioni che si spera rispettino la tendenza anche nel mese di luglio, quando però si registrerà un calo negli arrivi dei vaccini Pfizer e Moderna.

Ma parallelamente, sul fronte Europeo, l’Ue rassicura: “Sulla base di questi dati e delle previsioni disponibili entro il mese prossimo potremo raggiungere l’obiettivo di vaccinazione del 70% della popolazione adulta”. Nuove risorse sui vaccini potrebbero arrivare anche da uno studio, secondo cui per i guariti sarebbe necessaria una sola dose anche dopo dieci mesi.

Resta ora da affrontare l’ultimo tema su cui ancora non è stato fornito un parere, né una data: la questione sulla riapertura delle discoteche potrebbe essere affrontata nei prossimi giorni e, mentre sembra scontato l’accesso solo con green pass in questo tipo di locali e soltanto all’aperto, resta il nodo sull’utilizzo della mascherina una volta entrati.

L’Italia è ormai alla prova della normalità, senza coprifuoco e con Basilicata, Calabria, Campania, Marche, Provincia di Bolzano, Sicilia e Toscana che hanno appena raggiunto in zona bianca il resto del Paese (manca la Valle D’Aosta, che entrerà

nella fascia di rischio più bassa il 28 giugno). E i numeri dell’inizio dell’estate continuano migliorare, con l’ultimo bollettino registra numeri da record sui contagi per questo 2021: nelle ultime 24 ore sono 495 i nuovi positivi e 21 le vittime.

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Anche in Svizzera regole meno rigide dal 28 giugno

In Svizzera, il Governo federale ha comunicato dieci giorni fa di prevedere l’abrogazione dell’obbligo di indossare la mascherina all’aperto a partire dal 28 giugno.

Contrariamente all’Italia, le discoteche dovrebbero poter riaprire sempre a partire da questa data, con una capienza però limitata a 250 persone e l’accesso permesso solo a chi è in possesso di un certificato Covid.

Una decisione in merito è attesa per questo mercoledì 23 giugno.

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