Violenza contro le donne in forte aumento dopo la fine della chiusura
Si temeva una crescita della violenza domestica e sessuale durante il periodo di isolamento. L'aumento c'è stato, ma dopo la fine delle restrizioni.
I dati sono ancora parziali e si riferiscono solo ad alcuni centri di consulenza. Tuttavia, la tendenza sembra essere chiara: in giugno e luglio le richieste d’aiuto da parte di vittime di violenza domestica e sessuale, principalmente donne, è quasi raddoppiata, stando alle cifre di un centro zurighese.
Da una quarantina di casi tra febbraio e maggio, si è passati ad oltre 60 in giugno.
“Sappiamo che in maggioranza questi episodi sono avvenuti dopo il ‘lockdown’ e spesso sono avvenuti in ambito privato, da parte di conoscenti. È un modello noto. Il fatto però è che c’è stato un aumento eclatante”, osserva Corina Elmer, responsabile del centro “Frauenberatung sexuelle Gewalt” di Zurigo, intervistata dalla Radiotelevisione Svizzera.
Ad essere toccate sono soprattutto giovani donne tra 18 e 29 anni.
La situazione è simile in altre regioni. “Da due settimane il telefono non smette di squillare”, osserva Evelyne Marciante, di un centro di consulenza alle vittime nei cantoni di Svitto e Uri.
Sul perché di questo forte aumento non vi sono ancora spiegazioni precise. “È stato un po’ come se si fosse rotta una diga”, rilevaCollegamento esterno Corina Elmer. “La gente ha potuto improvvisamente tornare ad uscire e forse era pronta a prendere maggiori rischi”, prestando meno attenzione rispetto a prima. “Dall’altra parte, gli uomini potrebbero anche aver avuto l’impressione di poter prendere ciò che presumono sia loro”.
Il servizio del TG:
tvsvizzera.it/mar con RSI (TG del 30.7.2020)
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