In un clima teso, la Nigeria commemora l'anniversario della proclamazione dell'indipendenza del Biafra, teatro di una terribile guerra civile dal 1967 al 1970. Le immagini di quel conflitto e delle sue tremende conseguenze rimbalzarono ovunque, tramite una lunga serie di reportage e fotografie. Il mondo ne rimase scioccato. Oggi le rivendicazioni secessioniste tornano a riaffiorare.
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tvsvizzera.it/fra con RSI
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In tre anni di conflitto morirono più di un milione di persone. I soldati del Biafra, dieci volte meno numerosi dell’esercito federale nigeriano e peggio equipaggiati deposero le armi nel 1970 dando l’addio ai sogni di secessione. 50 anni dopo, la storia del Biafra resta un soggetto estremamente sensibile in Nigeria.
Rivendicazioni autonomiste
La Nigeria è continuamente confrontata a una moltitudine di rivendicazioni autonomiste, più o meno violente, che minacciano di dividere il paese. Nella regione petrolifera del Delta del Niger – zona che faceva parte del Biafra indipendente all’inizio della guerra – i sabotaggi dei gruppi ribelli armati hanno fatto letteralmente cadere nel 2016 la produzione di petrolio. Fatto che ha pesantemente minato l’economia della Nigeria.
Malgrado gli interessi non siano gli stessi, i gruppi a favore del Biafra e i ribelli hanno pubblicamente espresso la loro solidarietà reciproca.
Federalismo negletto
Secondo studiosi, la repressione dei gruppi indipendentismi non ha fatto altro che radicalizzare ulteriormente i giovani della regione. E la causa per un Biafra indipendente ha sempre più sostenitori. Dai sondaggi si evince che il 42% della popolazione vorrebbe l’indipendenza del Biafra. Il 49% sarebbe disposta a restare nella Nigeria a condizione però che si pratica un vero federalismo.
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