Davos blindata per l’arrivo dei potenti del mondo
Circa 4'400 soldati, poliziotti da tutta la Svizzera e spazio aereo chiuso: tutto è pronto nella località grigionese per garantire la sicurezza dei prestigiosi ospiti.
Il numero di poliziotti dispiegati a Davos e nei dintorni non è stato precisato, ma il dispositivo di sicurezza è un po’ più imponente rispetto a quello degli anni scorsi. La partecipazione di Donald Trump, la cui presenza venerdì è stata confermata dalla Casa Bianca, ha richiesto misure particolari.
Nessuna manifestazione autorizzata
Il Comune di Davos ha deciso di non autorizzare, nel corso dei prossimi giorni, alcuna manifestazione contro il Forum economico mondiale sul suo territorio a causa dello spazio estremamente limitato dovuto alle copiose nevicate, ha indicato lunedì in una nota l’esecutivo comunale.
Il Partito socialista, la Gioventù socialista e i Verdi avevano presentato al Comune una richiesta per una dimostrazione giovedì prossimo. La domanda dei tre partiti è stata però respinta.
Nel frattempo sono giunte al Comune altre richieste di autorizzazione per manifestazioni, ma anche queste saranno respinte, si legge nel comunicato.
Nei Grigioni sono però attese altre personalità politiche di primo piano: Angela Merkel, Emmanuel Macron, Jean-Claude Juncker, Justin Trudeau, Paolo Gentiloni, Benjamin Netanyahu…
In una conferenza stampa organizzata lunedì, il comandante della polizia grigionese Walter Schlegel ha indicato che la polizia collabora con le autorità federali e coi servizi segreti statunitensi da due settimane e che tutto funziona a meraviglia.
A fornire gli agenti sono tutte le 26 polizie cantonali (in Svizzera ogni cantone ha il suo corpo di polizia) e del Principato del Liechtenstein.
Il comandante di corpo dell’esercito Aldo Schellenberg ha dal canto suo precisato che i 4’400 militari dispiegati nella regione hanno un compito sussidiario rispetto alla polizia. Tra i compiti affidati alle forze armate vi ê il trasporto aereo tra Zurigo-Kloten e Davos del centinaio di partecipanti cui a cui va garantita una protezione ai sensi del diritto internazionale.
Le forze di sicurezza dovranno operare in un contesto non facile: Davos è infatti ricoperta da un impressionante manto nevoso. La situazione sembra però essere sotto controllo.
Lo spazio aereo è chiuso su un raggio di oltre 25 chilometri – e comprende dunque in parte anche i cieli austriaco e italiano – fino a 6’000 metri sopra il suolo. Le Forze aeree impiegano velivoli del tipo Pilatus PC-7, elicotteri Super Puma e jet da combattimento F/A-18. La base aerea è l’aeroporto di Meiringen, nell’Oberland bernese. Velivoli non autorizzati, in casi estremi, possono essere abbattuti: l’ordine è di competenza del governo svizzero.
Il maggiore cambiamento nel dispositivo di sicurezza rispetto alla passata edizione è l’estensione dell’aerodromo nei pressi del Davosersee, il laghetto a nord della cittadina. La superficie è raddoppiata.
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