Il clima tempestoso che in queste ore che sferzando mezza Europa, dall’Italia al Nord delle Alpi, non dovrebbe preoccupare più di quel tanto in rapporto a quanto stanno vivendo i circa 500 abitanti del villaggio siberiano di Oymyakon.
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tvsvizzera/spal con RSI (TG del 17.1.2018)
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Da quelle parti la colonnina di mercurio è scesa infatti a 62 gradi sotto zero e c’è chi asserisce che si sono toccati i meno 67 ma i termometri non hanno potuto certificarlo poiché si sono rotti per il freddo.
Ma a dire il vero gli abitanti della gelida località russa non sembrano preoccuparsi più di quel tanto, come testimoniano le immagini diffuse sui social media. Le scuole restano aperte e solo i bambini delle elementari sono esentati dall’assistere alle lezioni.
Certo, i motori delle auto vengono tenuti costantemente accesi per mantenere in vita la batteria, l’acqua corrente scarseggia e per gli spostamenti occorre coprirsi completamente poiché in 10 minuti la pelle esposta può congelare.
Ma in fin dei conti è andata peggio nel 2013, quando nel “villaggio più freddo del mondo” la temperatura scese a meno 71,2 gradi. Probabilmente ad Oymyakon non ci si è ancora accorti del riscaldamento climatico in atto nel resto del pianeta.
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