Jean-Philippe Gaudin, vodese di 55 anni, sarà il nuovo direttore del Servizio delle attività informative della Confederazione a partire dal primo luglio. Dal 2016 era addetto alla difesa a Parigi con il grado di divisionario.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/fra con RSI
Contenuto esterno
Gaudin succederà a Markus Seiler, che il primo dicembre 2017 ha assunto la funzione di segretario generale del Dipartimento federale degli affari esteri.
Durante la conferenza stampa Jean-Philippe Gaudin ha voluto innanzitutto ringraziare il governo federale, e in particolare il consigliere federale Guy Parmelin, per la fiducia. “È un privilegio per me. Visto che sono un patriota è un momento di grande emozione”.
Un passato nell’esercito
Nel 2000 Jean-Philippe Gaudin è stato al comando di un’unità di approvvigionamento dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) in Bosnia ed Erzegovina. Nel 2008 è stato nominato dal governo a capo del Servizio informazioni militare. Dal 2016 è addetto alla difesa a Parigi con il grado di divisionario, ma “una volta che sei entrato nel servizio di attività informative non le lasci più”, così Jean-Philippe Gaudin.
Servizi informativi, non segreti
Contribuire alla sicurezza del Paese, rispettare il quadro legale a tutti i livelli, assicurare la trasparenza degli organi di sorveglianza, aiutare la cooperazione degli attori in Svizzera e all’estero, garantire la motivazione dei collaboratori e assicurare lo sviluppo del servizio secondo la legge. Questo ci si aspetta dal direttore del Servizio delle attività informative (SIC), spiega il consigliere federale Guy Parmelin, secondo cui il SIC “non è un servizio segreto, ma informativo. Il suo compito principale è quello di fornire preventivamente informazioni affidabili e politiche rispettando la legge e assumendo rischi calcolati”.
Un’immagine da migliorare
Il nuovo responsabile del SIC dovrà inoltre far dimenticare le note dolenti che hanno intaccato questo servizio negli ultimi anni, come l’importante furto di dati da parte di un impiegato. Ultima crisi in ordine di data è la vicenda del 54enne svizzero Daniel M., condannato il 9 di novembre a Francoforte a un anno e 10 mesi di carcere con la condizionale per “attività di agenti segreti” a favore dell’intelligence elvetica.
Nuove minacce
Le minacce principali a cui far fronte, secondo il neonominato capo del SIC, sono il terrorismo islamico, i cyberattacchi e l’immigrazione incontrollata. Gaudin ammette che la Svizzera è meno in pericolo rispetto ad altre nazioni per quanto riguarda il terrorismo, poiché “siamo conosciuti più per i buoni uffici che per l’impegno militare”. Il nuovo capo del SIC ha però precisato che “oggi non c’è nessuna nazione risparmiata dal terrorismo”.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
In aumento le attività di spionaggio in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Bersaglio delle attività spionistiche sono la politica, l’economia e la difesa, ma anche le organizzazioni internazionali con sede nella Confederazione, ha rivelato Guy Parmelin ai microfoni della Radio svizzero-tedesca SRFCollegamento esterno. Si osserva come alcuni paesi cerchino di meglio proteggere i propri interessi attraverso le tecnologie d’informazione e comunicazione, ha affermato. Secondo il rapporto di gestione…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Daniel M. rischiava una pena fino a cinque anni di carcere, ma ha potuto ottenere clemenza patteggiando una confessione che ha convinto i giudici. Il pubblico ministero, dopo un accordo con la difesa, aveva chiesto due anni con la condizionale e il pagamento di 40’000 euro. Il cittadino elvetico ha ammesso il 26 ottobre davanti…
La spia svizzera confessa: “sono stato pagato da Berna”
Questo contenuto è stato pubblicato al
Una confessione completa, credibile e comprensibile dei reati commessi: era la condizione posta dall’Oberlandesgericht di Francoforte per patteggiare. E il 54enne lo ha fatto, confessando in aula di avere agito per conto dei servizi segreti svizzeri e di avere per questo incassato un compenso di 28’000 euro. Parlando con la stampa prima dell’udienza, l’avvocato dell’accusato…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Potrebbe cavarsela con una pena sospesa con la condizionale e una multa Daniel M., il 54enne svizzero processato da oggi a Francoforte per spionaggio a favore di una “potenza straniera”, nella fattispecie la Svizzera. È il patteggiamento proposto dal pubblico ministero, a condizione che l’imputato chiarisca i punti rimasti oscuri della vicenda. La difesa ha…
Questo contenuto è stato pubblicato al
La notizia è riferita nelle edizioni odierne del quotidiano tedesco “Süddeutsche Zeitung” e dei due giornali elvetici “Tages-Anzeiger” e “Der Bund”, che citano i risultati di loro ricerche. La Procura tedesca, contattata dall’agenzia stampa Afp, non ha voluto confermarla né commentarla, come neppure il Servizio Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) a Berna. Secondo quanto…
Questo contenuto è stato pubblicato al
L’obiettivo dei pedinamenti era di scoprire quali autorità fiscali compravano CD con dati sul fisco e come si svolgevano esattamente questi acquisti. Il ministro delle finanze del Nord Reno-Westfalia Norbert Walter-Borjans ha espresso rammarico: “Se questa storia dovesse rivelarsi vera, sarebbe un grosso scandalo”. Solo le autorità di questo Stato federale tedesco hanno comprato dal…
Questo contenuto è stato pubblicato al
Scatenati gli euroscettici che nel 2017 vedono l’occasione, con le elezioni già previste in Olanda, Francia e Germania (oltre che, forse, in Italia), per la spallata definitiva alla costruzione europea. Ignorando che tutti gli studi dimostrano da una parte la necessità dell’immigrazione in un continente che invecchia, dall’altra che finora gli attacchi più sanguinosi a…
Questo contenuto è stato pubblicato al
I servizi segreti tedeschi hanno smascherato un loro dipendente che avrebbe dovuto infiltrarsi in ambienti islamici e invece forniva a questi delle informazioni dell’agenzia per preparare un attentato alla sede dei servizi segreti a Colonia. L’uomo, un 51enne cittadino tedesco, si trova ora in custodia cautelare.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.